Oriolo-03/12/2020: Foto trappole contro l’abbandono selvaggio dei rifiuti

Oriolo

ORIOLO Video-Camere e foto-trappole per il controllo del territorio e per intercettare i cittadini più ostinati che non differenziano e che, per disfarsi dei rifiuti, li abbandonano dappertutto provocando così uno stupro all’ambiente e un danno, anche economico, alla collettività, ivi compresa la maggior parte dei cittadini virtuosi che invece differenziano e smaltiscono i rifiuti secondo il calendario settimanale dei conferimenti. Ha deciso di installarle, selezionando i punti ritenuti più sensibili all’abbandono selvaggio dei rifiuti, l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Simona Colotta che, dopo un’accurata ma improduttiva campagna di sensibilizzazione, ha deciso di ricorrere a sistemi che si spera possano essere più efficaci. Obiettivo dell’Ente, secondo quanto si legge nella Delibera di Giunta n. 152 del 16 novembre scorso, “è quello di tutelare il patrimonio dell’Ente e – si legge testualmente nella Delibera – di scoraggiare i sempre più frequenti fenomeni di abbandono furtivo di rifiuti nelle aree pubbliche del Comune”. Di conseguenza la Giunta Comunale ha dato mandato al Responsabile dell’Ufficio Tecnico di procedere  dal punto di vista tecnico per il posizionamento delle strumentazioni occorrenti. All’uopo sono state individuati n. 3 siti per l’installazione di altrettante telecamere da posizionare in Contrada Spadarro, presso l’Isola Ecologica di Contrada Falce e presso l’ex Campo Sportivo in prossimità delle Case Popolari e n. 5 aree da porre sotto il controllo di altrettante foto-trappole che saranno posizionate all’imbocco della Strada che porta all’ex Asilo, nell’area del Teatro Valle e in Contrada Santa Marina. A mali estremi, estremi rimedi: sembra essere questa la decisione adottata dagli amministratori comunali per scoraggiare, anche con le maniere forti, gli incalliti incivili che, oltre a deturpare l’ambiente finiscono per danneggiare sul piano dell’immagine turistica uno dei borghi più belli e suggestivi d’Italia.  

Pino La Rocca