Trebisacce-28/01/2012:DOCUMENTO APPROVATO DALL’ASSEMBLEA DEL CIRCOLO S.E.L. DI TREBISACCE

Gianpaolo Schiumerini
28 gennaio

DOCUMENTO APPROVATO DALL’ASSEMBLEA DEL CIRCOLO S.E.L. DI TREBISACCE

A poco più di tre mesi dalle elezioni amministrative, possiamo affermare che l’esperienza dell’esecutivo in carica è stata fallimentare sul piano politico ed amministrativo. Sul piano politico, l’attuale maggioranza, appare sempre più organica al centrodestra che governa la Regione Calabria. Lo stesso centrodestra che ha chiuso l’Ospedale di Trebisacce e che sta privando l’Alto Jonio cosentino dei servizi essenziali: giustizia, trasporti, sicurezza. Su quello amministrativo, Bianchi ed i suoi, si presentano con un bilancio disastroso su questioni essenziali, per i cittadini, come l’ambiente, la viabilità, l’assetto urbanistico, il commercio, il turismo. Rispetto ad ognuno di questi problemi vi è stato un arretramento ed una palese incapacità del Sindaco, degli assessori e dei delegati, tanto che oggi, Trebisacce, appare come una cittadina sporca, disordinata e senza alcuna di vocazione turistica; vocazione che pure aveva negli anni passati. Gli ultimi avvenimenti, poi, che hanno portato alle dimissioni di ben quattro assessori, danno l’idea dello scollamento istituzionale e del fuggi fuggi generale da un’esperienza indifendibile, rispetto alla quale ognuno cerca di addossare all’altro responsabilità che, invece, sono di tutti. Il Sindaco non può accorgersi, dopo 4 anni e 9 mesi, che i suoi assessori sono dei vagabondi accusandoli, addirittura, di aver percepito illegittimamente l’indennità di carica; così come non sono credibili i quattro assessori dimissionari che, a tre mesi dalle elezioni, considerano il loro Sindaco “inadeguato ed incapace”. Tutto questo ha il sapore di una farsa ed avvalora, ancora di più, la posizione del nostro consigliere comunale Schiumerini che, dopo un anno e mezzo di consiliatura, aveva posto problemi politici rimasti inascoltati ed avvertito un forte scollamento con i cittadini di Trebisacce; quei cittadini che avevano consentito a Bianchi una vittoria schiacciante e che sono rimasti sempre più delusi da una gestione chiusa, arroccata nelle stanze del potere, distante dai bisogni reali e da quella voglia di partecipazione e di rinnovamento che stava alla base del grande successo di Trebisacce Libera. Oggi, quindi, si impone una svolta radicale che deve rimettere al centro la politica. La politica intesa come condivisione di valori generali; come possibilità di concertazione con i bisogni dei singoli cittadini, delle associazioni, delle categorie economiche; come opportunità per ridare, a Trebisacce, quel ruolo di leadership di un territorio che, in questi ultimi anni, ha completamente perduto; come capacità di amministrare con competenza ed efficienza. Il Circolo SEL di Trebisacce si batte e lavora per un centrosinistra che garantisca, appunto, quella necessaria condivisione di valori, di idealità e di obiettivi comuni senza rinchiusure nei fortini dei Partiti. Vi sono, nella società trebisaccese, realtà culturali, associazioni, movimenti giovanili e singole personalità, non organiche alla politica, che bisogna necessariamente coinvolgere in un progetto politico ed amministrativo che faccia fare, a questa cittadina, un salto di qualità. Noi riteniamo che le sigle dei partiti o la sommatoria di esse, non rappresentino, di per sé, l’intera società nella sua complessità. E’ necessario trovare il giusto equilibrio tra l’apertura, il rinnovamento, ed il progetto politico omogeneo individuando un candidato a Sindaco autorevole, rappresentativo delle due esigenze ed in grado di garantire la vittoria contro due avversari ugualmente insidiosi in questo momento: il centrodestra ed il qualunquismo. Scelta che dovrà essere compiuta senza stupide pregiudiziali o fattori esistenti solo nella testa di chi li elabora e senza “commissariamenti” esterni che sarebbero preoccupati più degli scenari sovracomunali – che non ci sfuggono, ma non ci interessano – che non delle elezioni di Trebisacce.
Trebisacce, lì 27.01.2012
F.to da 25 iscritti presenti alla riunione