Cerchiara di Calabria-19/02/2012: La grande festa con Dacia Maraini (di Lorena Martufi)

E’ stata una grande festa quella che si è svolta a Cerchiara, domenica 19 febbraio, che ha avuto come protagonista una delle più note scrittrici italiane, la più tradotta nel mondo, Dacia Maraini. 3 sono stati gli appuntamenti dell’evento, decisamente voluto dal sindaco di Cerchiara, Antonio Carlomagno. Nella Sala Consiliare Daniel Varujan, domenica mattina, è stato presentato l’ultimo libro della scrittrice fiesolana, “La grande festa” – che ha dato il nome all’evento – con la coordinazione della scrittrice Assunta Scorpiniti. La festa è poi proseguita con l’inaugurazione della piazza  a Pier Paolo Pasolini, alle ore 17, nella piccola, splendida cornice del centro storico di Cerchiara. “Pier Paolo sarebbe stato molto felice di quel che voi oggi state facendo, in suo onore, perché amava le cose semplici e naturali, com’è questo piccolo borgo”, ha dichiarato Dacia Maraini, madrina dell’evento, nell’intervista condotta da Lorena Martufi, ideatrice e organizzatrice di quest’appuntamento, che ha sottolineato il valore culturale e sociale della nuova piazza, a un pubblico vivace, in prevalenza giovanile, “popolare”, come Pasolini amava. Laboriosamente partecipi sono stati gli studenti dell’Istituto Comprensivo di Francavilla Marittima e in particolare, gli allevi della terza media della Scuola di Cerchiara di Calabria, coordinati e sapientemente preparati alla lettura di alcuni scritti di Pasolini, dalla prof.ssa Maria Carmela Rugiano, il prof. Cesare Sisca e la prof.ssa Anna Francomano. Una serata memorabile per Cerchiara, arricchita da momenti di lettura di alcune significative poesie di Pier Paolo Pasolini, mirabilmente interpretate da Filomena Bloise, docente di Castrovillari ed esperta di lettura interpretativa. Nel corso della serata, è stato presentato in anteprima il progetto per il murales che sarà realizzato dall’artista castrovillarese Ivan Donato al centro della nuova piazza. Un’opera fedele alla poetica pasoliniana, accolta con entusiasmo dal pubblico e presentata con orgoglio dal Sindaco, che ha ribadito, nel suo intervento, il messaggio che la cittadinanza può ereditare da Pasolini, il valore della nuova piazza e l’importanza della sopravvivenza dei piccoli borghi, come difesa della cultura locale, culturale e delle tradizioni. Il finale è stato indubbiamente di sorpresa e di magia: una piccola stella è stata simbolicamente dedicata a Pier Paolo Pasolini, nell’accensione di una lanterna volante sulla lettura conclusiva di alcune citazioni di Pasolini, sul sottofondo musicale della canzone “Aida” di Rino Gaetano,  con volti e sguardi – quello della Maraini compreso – rivolti all’insù. Poi, la scopertura della targa dedicata a Pasolini, su uno scoppio festoso di coriandoli, ad opera di bambini del luogo.

Poi, tutti “in teatro”, nella Chiesa di Sant’Antonio da Padova, per lo spettacolo “I digiuni di Catarina da Siena”, di Dacia Maraini.

La “festa” è poi proseguita a Castrovillari, ieri mattina,  dove Dacia Maraini è stata ospite d’onore, nel XX Seminario di Studi Demoetnoantropologici, curato da Minella Bloise, per il 54 Carnevale di Castrovillari. Dopo l’apertura dei lavori e i saluti del Sindaco di Castrovillari (Francesco Blaiotta), del Presidente della Pro Loco di Castrovillari (Giovanni Amato) e del Direttore Artistico (Gerardo Bonifati), Dacia Maraini è intervenuta sul valore del Carnevale, del rito, riconsiderandoli in chiave moderna e sottolineando l’esigenza di costruire nuovi miti, in risposta al ch.mo prof. Leonardo Alario (Docente di Storia delle Tradizioni Popolari all’Università della Calabria) che ha magistralmente tenuto una lezione sul Carnevale e le sue origini. La scrittrice è stata poi intervistata ancora una volta da Lorena Martufi, per il Focus “Incontro con l’autore”, ricorrente all’interno del Seminario, sulla carriera letteraria, l’esperienza dei campi di concentramento giapponesi, il rapporto con Moravia e Pasolini, lo stile narrativo, la battaglia per i diritti delle donne e contro la violenza, e in ultimo, i consigli ai giovani studenti – di cui era affollata la platea del Teatro Sybaris- per il loro avvenire e sugli studi. La Maraini, ha concluso rivolgendosi proprio ai giovani con sapienza di linguaggio e di parola, con sguardo profondo e saggio “I giovani hanno in sé il futuro. Devono imparare a costruirlo e imparare a prendere da quelli che sono venuti prima il necessario”.