Trebisacce-14/05/2012: “La Collina del vento” di Carmine Abate

“La Collina del  vento” è l’ultima  un’opera di Carmine Abate,autore calabrese di fama internazionale ottenuta tramite le sue eccelse opere tradotte in varie lingue.  La storia in essa narrata viene raccontata in maniera scorrevole e lineare da un personaggio interno alla vicenda:Rino,il più giovane della famiglia Arcuri,protagonista del libro. Essa è una famiglia alquanto umile,che si è guadagnata il proprio pezzo di terra tramite il duro lavoro. Proprio qui è ambientata la vicenda,sul Rossarco,terra che venne custodita da generazioni in maniera tranquilla e serena fino a quando Paolo Orsi ,un abile archeologo ,non giunge qui,per compiere degli scavi che secondo i suoi calcoli avrebbero dovuto portare alla luce l’antichissima  e mitica città di Krimisa.  Questo è quella folata di vento che andrà a sconvolgere la tranquilla e genuina vita campagnola. Infatti durante gli scavi vengono portati alla luce dei cadaveri,segno tangibile di un oscuro mistero che avvolge tutta la terra. Questo nodo verrà sciolto solo al termine dell’opera,che ripercorre buona parte della storia italiana,compreso il ventennio fascista,mettendo in evidenza quelli che sono e che erano gli usi e i costumi del popolo calabrese nelle varie occasioni.  Si può ben notare anche il lato negativo dell’epoca,come l’arroganza dei latifondisti e le minacce della malavita,oppure,cosa ancora presente,l’invidia della gente appena qualcuno riesce a portare a compimento un successo personale. È visibile inoltre,l’attaccamento della gente alla terra,considerato elemento vitale,verso il quale è possibile provare persino affetto. Ed è proprio in nome di quest’ultimo che non cederanno mai alla vendita del Rossarco nonostante le mille minacce ed offerte. Si può notare bene anche un ritorno alle origini,comprendendo che solo dopo aver compreso a fondo ciò che è stato si può aspirare ad avere un futuro sereno e senza ombre. Ed è per questo che la reputo un’opera alquanto interessante poiché come diceva Churchill:”Più si riesce a guardare indietro, più avanti si riuscirà a vedere.”

Raffaella Lofrano

IVA Ginnasio