Trebisacce-29/05/2012: Il vicedindaco Andrea Petta ringrazia gli elettori

Donne e uomini di Trebisacce, concittadine,...

Andrea Petta 29 maggio 20.01.31
Donne e uomini di Trebisacce, concittadine, concittadini, compagne, compagni…
E’ per me motivo di grande orgoglio essere il vicesindaco di Trebisacce.
Di questo devo essere grato soprattutto a Voi, a quelle 465 persone che hanno scritto il mio nome sulla scheda elettorale, permettendomi di raggiungere un risultato assoluto in termini di voti senza precedenti nella storia delle elezioni amministrative a Trebisacce, da quando è stata introdotta la preferenza unica.
La carica, conferitami dal Sindaco Franco Mundo, al quale va il mio personale ringraziamento, lo straordinario consenso di cui è stata fatta oggetto la mia persona, le aspettative che si sono create sul mio operato anche da parte di coloro che, per un motivo o per l’altro, non mi hanno votato, mi caricano di una responsabilità gravosa, alla quale intendo fare fronte con determinazione, passione, impegno.
Cercherò di restare fedele a me stesso, alla mia storia personale, alla mia impostazione culturale, al mio sistema di valori, prodigandomi senza risparmio perché la mia città diventi più tollerante e solidale, più aperta e vivace, più bella e moderna.
Forse, per usare le bellissime parole di Franco Arminio, poeta, scrittore e regista irpino, il mio è un sognare disperato, come silenziosamente disperata è la terra che amo, la terra che mi vado a cercare, lontano da quelli che hanno venduto al cemento al loro anima, da quelli che hanno voltato le spalle al mondo che li ha partoriti. La mia speranza è un’altra comunità, un’altra terra, fatta di persone che cominciano a scambiarsi abbracci veri e parole intense, a spezzare il pane comune dello scrupolo e dell’utopia.
Ma per fare questo, ho bisogno di tutti voi, di ciascuno di voi, ho bisogno di sentire il vostro sostegno morale e materiale, perché è necessario che tutti partecipino attivamente, che tutti si interessino alla soluzione dei problemi della città, perché, come disse John Kennedy nel discorso di insediamento alla Presidenza degli Stati Uniti nel 1961, dobbiamo chiederci non soltanto quello che il nostro Paese può fare per noi, ma quello che noi possiamo fare per il nostro Paese…
Da ultimo, sento di fare un saluto particolare a Vincenzo Catera, il ragazzo che ha contribuito significativamente alla nostra vittoria elettorale, che non è stato eletto al Consiglio Comunale per una manciata di voti, costretto, per motivi di lavoro, a stare lontano dal suo paese, dal paese che ama, dal paese in cui vivono i suoi familiari e la sua ragazza.
Ringrazio tutta la città, nella speranza di essere all’altezza delle aspettative e di non deludere mai nessuno.
Vi abbraccio tutti idealmente
Andrea Petta