Rocca Imperiale-10/11/2012:IL MANDANTE IGNOTO …. DIVENUTO NOTO!

IL MANDANTE IGNOTO …. DIVENUTO NOTO!

A distanza di circa due anni scopro, a seguito di una querela contro ignoti da me presentata, l’autore ignaro della diffusione anonima di un volantino. Il fatto in sé ha da ridire per la pochezza e soprattutto per la personalità del mandante ignoto divenuto “noto”.

In verità in qualità di consigliere d’opposizione, inoltravo una richiesta di chiarimenti al Sindaco per meglio sapere delle spese e degli incassi di una manifestazione tenuta durante l’estate 2010 con Max Gazzè.

Il giorno seguente la richiesta suddetta veniva, da me e da altri cittadini, rinvenuta innanzi alla nostre abitazioni, alterata e con scritta a margine: “ecco perché Rocca non cresce”. Stante l’accaduto decidevo di presentare una querela contro ignoti; seguiva un Consiglio Comunale (previa diffida del Prefetto) dove il primo cittadino così di seguito: “… il Sindaco dichiara ufficialmente estranea la maggioranza da simili comportamenti ritenuti intimidatori … “.

A distanza di due anni il Pubblico Ministero del Tribunale di Castrovillari formula al Gip, che accoglie, una richiesta di archiviazione sull’assunto, condiviso da entrambi, che nel caso di specie il fatto non ha rilevanza penale in quanto è da riconoscersi l’esimente del diritto di critica politica ex art 51 c.p…

In sostanza la Procura e il Gip ritengono il fatto non di rilievo penale che resta, di rilievo politico, ed infatti il Pubblico Ministero così di seguito: “….. in seguito ad indagini, si appurava che tal (soggetto incaricato dal Sindaco) aveva provveduto effettivamente al volantinaggio, su richiesta del Sindaco di Rocca Imperiale di Leo Ferdinando, che aveva almeno compartecipato all’opera di diffusione della istanza trasmessa dal Ranù ed indirizzata al Sindaco stesso …”; ed il Gip, dopo, così di seguito: “ …. Le solerti accurate indagini svolte dai Carabinieri, consistite nella estrapolazione di filmati di videosorveglianza, ……nella assunzione di sommarie informazioni testimoniali… consentivano di accertare che: il volantino ….. era stato consegnato dallo stesso Sindaco, avversario politico del Ranù, al Sig. (incaricato dal Sindaco) per il volantinaggio”.

Questo quanto affermato da ben due Giudici del Tribunale di Castrovillari.

Il fatto diventa ancor più grave se si pensa che il Sindaco in modo falso, dopo la diffida del Prefetto, giunse in Consiglio Comunale a prendere le distanze dal quel gesto di poi addebitatogli dopo le indagini e l’escussione della persona incaricata dallo stesso alla distribuzione.

Ovviamente le bugie hanno le gambe corte ed infatti il ragazzo incaricato alla distribuzione nel momento in cui veniva ascoltato così di seguito: “effettivamente dalle ore 3.00 alle ore 3.30 ho distribuito dei volantini lungo le strade di Rocca Imperiale. …. La sera del 23.08.2010, mi trovavo in Rocca Imperiale paese in occasione della proiezione del film “Basilicata coast to coast”. Al termine della proiezione si è avvicinato alla mia persona Ferdinando Di Leo, Sindaco di Rocca Imperiale, il quale mi ha chiesto la cortesia di effettuare la distribuzione di alcuni volantini che non aveva al momento con sé. Io non avendo nulla da fare ho dato la mia disponibilità. Quindi su Sua indicazione mi sono recato in Rocca Imperiale Scalo precisamente in Via Mare, ove all’incrocio di Via Ugo Foscolo (luogo ove risiede il Sindaco di Rocca Imperiale), ho trovato depositati sul marciapiede 50 volantini da distribuire. …. La distribuzione è avvenuta in Rocca Imperiale alla Via Taranto, Via Rucireta (strada del consigliere Ranù) ecc ecc.

Quanto accaduto mostra con tutta evidenza un modus operandi a dir poco vergognoso di chi è abituato a nascondersi e fuggire.

Ancora oggi su quella manifestazione, Max Gazzè, restano tante ombre, che fino hanno fatto i soldi incassati dalla vendita di circa 15.000 biglietti ? a distanza di tre anni nessuna risposta, nonostante il Consiglio Comunale.

Pur manifestando indignazione e disprezzo, dopo la prima opposizione, per richiedere chiarezza, ed il conseguente decreto di archiviazione che sincera ulteriormente i fatti “IO MI FERMO QUI!..”. L’aspetto penale non mi interessa.

La mia querela contro ignoti venne fatta a tutela dell’Ente e soprattutto della mia famiglia.

Non impugnerò, pur potendo, il decreto di archiviazione, ma questa vicenda mi segna profondamente. Quando la politica raggiunge queste altezze “basse” allora vuol dire o che qualcuno ha qualcosa da nascondere oppure che non è più politica ma lotta all’uomo.

Ci sono comportamenti che rendono debole il Mezzogiorno, la Calabria e le nostre terre; condotte ampiamente descritte da “Leonardo Sciascia” in un bellissimo libro: “Il giorno della civetta”. Non uomini che ci mettono la faccia ma timidamente “esseri” senza arte né parte che si possono definire: “QUAQUARAQUA’, che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre.

Sindaco in un paese normale dopo il fattaccio dovrebbe agire di conseguenza, a Lei ogni commento! Consiglieri di maggioranza, assessori. … ci siete?  ed allora date dignità alla vostra presenza assumendo le distanze da tali comportamenti.

Rocca Imperiale, 03.11.2012                                          Consigliere Comunale

Avv. Giuseppe RANU’