E’ un dato triste quello emerso dalle ultime analisi effettuate dall’Istat. Dai dati diffusi stamane, del 15° censimento generale della popolazione e delle abitazioni, è risultato che in Calabria la popolazione residente al 9 ottobre 2011 (data di riferimento) è pari a 1.959.050 unità. Una flessione del 2.6 % rispetto al 2001 quando si contarono 2.011.466 residenti. Tra le province, si conferma la più popolosa Cosenza (36.4%) seguita da Reggio Calabria (28.1%) e Catanzaro (18.4%). In confronto al precedente censimento, è aumentata la componente femminile della popolazione rispetto a quella maschile: le donne dieci anni fa erano il 51.1%, oggi sono il 51.3% della popolazione. Per quanto concerne invece le classi d’età, la variazione risulta positiva tra i più anziani (80 anni e oltre) che crescono del 45.3% e nella classe tra i 40 e 64 anni (fascia d’età più numerosa)che vede un aumento del 12.8%; negativa, invece, risulta la variazione nella classe di età compresa tra 0 e 14 anni, che vede un calo del 17.1% Dai dati, risulta evidente come sia cambiata la fascia d’età più numerosa che nel 2001, invece, era rappresentata dalla classe d’età 15-39 anni. L’indice di vecchiaia nel corso dei dieci anni è salito dal 102.3% al 134.3% e, tra le province, Cosenza si conferma quella con l’indice vecchiaia più alto (145.0%) rispetto a Crotone che risulta dai dati, essere invece, la “più giovane” con un indice di vecchiaia di 108.4% Ad essere censiti , ovviamente anche i cittadini stranieri residenti in Italia, aventi cioè oltre alla dimora abituale anche un regolare permesso di soggiorno. Dalle analisi effettuate con le stesse modalità utilizzate per i cittadini italiani, è emerso che nell’arco del decennio la popolazione straniera dimorante in Calabria è più che triplicata, passando da 18.016 unità a 65.809 unità (+265.3%). Emerge quindi, dall’esame dei dati territoriali, che la popolazione straniera è in forte aumento, conferendo così alla Calabria un volto sociale diverso, diventando così una regione cosmopolita e multietnica. L’aumento degli stranieri è dovuto a vari fattori, tra i quali sicuramente la posizione geografica della Regione vista come “porta d’ingresso” per l’Italia e l’Europa. Ad incidere anche le nuove norme comunitarie sul diritto alla libera circolazione, che hanno consentito l’insediamento soprattutto di cittadini provenienti dall’Europa Orientale. Dieci anni fa, il primato per la presenza di cittadini stranieri era detenuto da Reggio Calabria, oggi invece superata da Cosenza che ha visto un incremento del 363.9% Certo è che l’aumento della popolazione straniera non è sufficiente a far fronte alla perdita di popolazione italiana, ma questa stessa crescita in tutte le fasce d’età mostra come la Calabria sia non solo un luogo di passaggio, ma un territorio in cui stabilirsi e vivere.
Mariacarmela Latronico