Lo scorso 3 novembre, in occasione delle cerimonia di intitolazione di una strada al nostro concittadino frate Bernardino De Vita, appartenente all’ordine francescano dei Frati Minori, abbiamo avuto il piacere e l’onore di avere in consiglio comunale, la presenza del padre superiore Antonio Martella dell’ordine dei frati minori e abbiamo inteso accogliere l’invito e partecipare con entusiasmo offrendo l’olio delle nostre olive nell’accensione della lampada votiva per suggellare e rafforzare i sentimenti di amicizia e fratellanza con la comunità di Bisignano, che vogliamo unire con la nostra , nel nome e nella fede di Sant’Umile, che ha dato lustro e orgoglio all’intera Calabria oltre che alla vostra amata città.
L’occasione, in ogni caso è stata propizia, anche per conoscere meglio e in maniera più approfondita, l’opera e le azioni del Santo, ma soprattutto la sua missione improntata alla carità, all’estasi, alla sapienza e all’umiltà che ne hanno consentito la beatificazione.
Tutti noi, i popoli , le comunità, dovremmo far tesoro, per essere attraverso il suo esempio, nella vita sia privata che pubblica, portatori di pace e di carità verso i fratelli, e per operare all’insegna della mitezza e della semplicità.
In un momento in cui è forte il disagio sociale per la grave crisi economica e più si accentua il distacco tra la politica e le istituzioni dai cittadini, non solo per le difficoltà quotidiane che affrontano le famiglie, i lavoratori, i giovani in cerca di lavoro, noi rappresentanti delle istituzioni abbiamo l’obbligo morale e politico di caratterizzare la nostra azione, tenendo conto anche dei valori cristiani, della carità e della solidarietà, ma soprattutto parlare, saper confortare e accogliere con umiltà tutti coloro che hanno bisogno di aiuto compresi coloro che provengono da terre lontane in cerca di una vita migliore .
Questo non vuole essere un monito, ma sicuramente un auspicio che ci deve indurre a non perderci in inutili utopie, dettate dai falsi e superficiali modelli materiali del vivere attuale, ma deve insegnarci ad essere aperti alla speranza e a nuove prospettive di sviluppo e di progresso per le nostre comunità, seguendo la via della concretezza, dell’onestà e della trasparenza .