Trebisacce-16/02/2014: Megalotto della Statale 106-Integrità territoriale a rischio-Italia Nostra si associa al coro di protesta dei sindaci

Presso il museo archeologico di Sibari è stato presentato il progetto per la costruzione della S.S. 106 Jonica – Lavori di costruzione del 3° Megalotto, sarebbe stato opportuno presentare il progetto alla popolazione in una fase ancora preliminare e non esecutiva.

Durante tutta la progettazione, vi è stata assenza di un confronto preventivo, puntuale ed esaustivo con la popolazione, con le associazioni, insomma è mancata quella fase importantissima, che va sotto il nome di “partecipazione”, che in altre realtà ha prodotto qualità.

Nella presentazione del progetto da parte di Anas ed Astaldi sono emerse due grandi criticità:

-assenza di copertura finanziaria per portare a compimento l’opera;

-presenza di gas metano nel sottosuolo che ha costretto a sollevare il tracciato aumentando la presenza di trincee e viadotti alti e devastanti.

Premesso che Italia Nostra non è contraria alla realizzazione dell’opera, che riveste importanza per l’intero territorio, ma non possiamo accettare un intrusione selvaggia sullo stesso; il paesaggio dell’Alto Jonio individuato nella campagna “Paesaggi Sensibili” come paesaggio da proteggere, è stato già pesantemente compromesso da opere viarie di grande importanza, ma di infelice ubicazione.

Durante la conferenza nulla è stato detto sull’enorme quantità del materiale di scavo o, meglio velocemente che una parte verrà rimpiegata e la restante?

Non si è parlato degli effetti che si produrrà sulla falda acquifera, sugli ecosistemi, sui pozzi regolarmente registrati (43 a Trebisacce, 108 ad Amendolara e 32 a Roseto Capo Spulico).

Relativamente alle opere di compensazione, a parte gli scavi di Sibari che ottengono 14 ml di euro, che non bastano a compensare la divisione prodotta al sito da Anas con la costruzione della S.S. 106, il resto è mortificazione.

 

arch. Angelo Malatacca

segretario Regionale Italia Nostra