Amendolara-24/07/2014: Sulla figura di Vincenzo Laviola la testimonianza del Prof.Ernesto Bettinelli

Ho ricevuto con grande piacere e con un filo di 
commozione l’invito all’importante convegno sulla 
splendida figura di Vincenzo Laviola.
Ho avuto la fortuna di conoscere il dott. 
Vincenzo a metà degli anni ’80, nel corso di un 
soggiorno familiare, in agosto, a Trebisacce, 
invitato dall’amico prof. Antonio d’Andrea che ci 
ha introdotto alle bellezze del Alto Jonio cosentino, tra cui Amendolara.
Assieme a mia moglie Bianca siamo stati accolti 
dal dott. Vincenzo e dal nipote Rocco nell’ancora 
embrionale antiquarium, da poco allestito per 
raccogliere i reperti degli importanti scavi del 
Colle San Nicola (se rammento bene) e di altri 
siti della Magna Grecia di cui è ricco il territorio di Amendolara.
Ricordo la grande passione e determinazione di 
Vincenzo e di Rocco per valorizzare una storia 
così importante. Ricordo anche la loro solitudine.
Per un certo periodo ho mantenuto contatti 
epistolari con Rocco che, in una lettera del 
1996, mi preannunciava che il “sogno” di un museo statale si
stava realizzando.
Figure esemplari come quella di Vincenzo Laviola, 
che oggi vengono riscoperte e giustamente 
onorate, per il loro senso di umanità a 360 
gradi, rappresentano la vera ricchezza del nostro 
Paese. Ma, forse, non ne siamo ancora del tutto consapevoli.
Purtroppo mi è impossibile essere fisicamente ad 
Amendolara il 27 c.m. Voglio, però, essere 
presente con questo modesto e sentito ricordo, condiviso da Bianca.

Prego di trasmettere un saluto particolare a 
Rocco. Non l’ho affatto dimenticato!!!
Con la più viva cordialità,
prof. Ernesto Bettinelli