Trebisacce-30/10/2014:il nuovo saggio di Domenico La Polla, ”Crederci ancora, scuola ultima Dea Speranza” nella doppia versione cartacea ed ebook.

SINOSSI: CREDERCI ANCORA

Disponibile su tutti gli store on line, così come nelle librerie fisiche su ordinazione, il nuovo saggio di Domenico La Polla, ”Crederci ancora, scuola ultima Dea Speranza” nella doppia versione cartacea ed ebook. Dal testo si evince che il contesto classe è soprattutto il luogo in cui avviene l’incontro con l’altro, inteso sia come relazione che viene a crearsi fra docente e studente sia fra gli studenti stessi. Ogni alunno è portatore di una storia che non sempre è pronta o sa raccontarsi. Una storia, tante storie, considerando l’intero gruppo studentesco. Dietro ognuna di esse si celano esperienze di vita che, seppur brevi ancora, sono già cariche di significati, di piccoli successi e insuccessi, momenti di gioia e di delusione, talvolta anche di ferite che stentano a rimarginarsi o addirittura aperte, sanguinanti, determinate da rapporti familiari complicati, eventi luttuosi o traumatici. L’insegnante non dovrebbe mai dimenticare che si relaziona con persone che, al di là della scuola, sono “vive” in altri mondi possibili, quelli in cui sono figli, fratelli, sorelle, fidanzati, nipoti, amici, conoscenti. L’aula dovrebbe essere il luogo in cui il docente e gli studenti imparano ad essere se  stessi, con i propri pregi e difetti, senza recitare copioni scritti dal caso, dalla società, dalle famiglie. Consapevoli di vivere, giorno dopo giorno, “incontri e scontri” educativi con cui si cresce, si diventa uomini.

Necessità quindi un docente “regista”, “allenatore” appunto, che come tale si occupi di ciascuno studente, consapevole che l’apprendimento di ciascun individuo è complesso, in quanto dipende da una pluralità di fattori e variabili, quali la crescita psico-fisica, l’influenza del contesto d’appartenenza, la motivazione, l’interesse, i bisogni individuali. Gardner, come diremo più avanti in questo saggio,  parla di intelligenze multiple, volendo alludere all’esistenza di differenti e molteplici tipologie di intelligenze. Lo stesso Dewey si è molto soffermato sull’unicità e sulla irripetibilità di ciascun individuo. Ogni studente è possessore di facoltà nascoste (embedded powers), di doni interiori che potrebbero essere scoperti, espressi, palesati, ma anche non esserlo. E’ compito del docente “tirarle fuori”, progettando un processo formativo calibrato sui reali bisogni del singolo soggetto.

In questo saggio si analizzeranno i sistemi scolastici italiani di ieri e di oggi, sinteticamente quelli europei odierni, per poi provare a individuare i punti di debolezza del nostro sistema di istruzione e indicare delle ipotesi di riforma organiche. Si rifletterà sulla funzione docente, sul necessario patto di corresponsabilità con le famiglie, sulla necessità di arrivare ad una figura di dirigente scolastico che non sia solo un manager, ma anche e soprattutto un professionista con capacità didattiche e pedagogiche. Ancora si chiarirà meglio l’idea di didattica per competenze, introducendo i PIAP,  e si suggeriranno delle attività concrete per realizzarla. Si offriranno al lettore esempi realistici, applicati da chi scrive, per cercare di insegnare con passione ed efficacia. Nella seconda parte del saggio ci si soffermerà sulla scuola 2.0 generazione web dei tablet e del digitale, sui pregi e difetti del web medesimo e sulle sue influenze nei confronti della lingua italiana e sul modo di fare scuola. Il tutto frutto di una ricerca sul campo durata un intero anno scolastico.