Trebisacce-11/12/2014:Bullo non è social: pronto l’SMS al 43002

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Trebisacce:11/12/2014

Bullo non è social: pronto l’SMS al 43002

Al via all’ITS “Filangieri”, diretto dalla dottoressa Domenica Franca Staffa, l’attività di prevenzione e contrasto dei fenomeni di bullismo e spaccio di sostanze stupefacenti. Su iniziativa dell’Ufficio Scolastico Regionale, di cui è dirigente il dottore Luciano Greco, di concerto con la prefettura di Cosenza, la Procura della Repubblica, l’Azienda Sanitaria Provinciale e il Comune di Cosenza, in linea con la direttiva del Ministero dell’Interno, un percorso progettuale dedicato ai ragazzi delle scuole secondarie di 1° e 2° grado che verrà attuato attraverso una campagna di informazione e sensibilizzazione, a livello territoriale e nazionale, allo scopo di aumentare la consapevolezza dei pericoli e dei danni legati ai fenomeni di bullismo e dello spaccio di sostanze stupefacenti, proponendo modelli di comportamento positivi e percorsi di crescita che aiutino i ragazzi a liberarsi dai suddetti condizionamenti. Una particolare attenzione va dedicata anche al fenomeno di cyberbullismo, perché negli ultimi tempi i comportamenti violenti si sono diffusi anche nei social network e nelle “comunità informatiche” in genere. A tale riguardo, al fine di favorire comunicazioni con le Istituzioni, è stata istituita, per l’intero territorio nazionale, un’unica utenza telefonica, attiva dal 27 ottobre scorso, per mezzo della quale gli interessati (studenti, insegnanti, genitori, ecc.) potranno inviare un SMS per segnalare eventuali episodi di bullismo e spaccio di sostanze stupefacenti rilevati nelle scuole o nelle immediate vicinanze. Il messaggio dovrà contenere all’inizio l’indicazione della provincia e della città nella quale si è verificato l’evento da segnalare; nel caso in cui l’SMS sia carente di tale indicazione, il sistema prevede l’invio automatico al segnalante di un messaggio di risposta con il quale sarà richiesto questo specifico elemento. Il numero, completamente gratuito, sarà attestato presso le Centrali Operative delle Questure. Non bisogna essere omertosi perché tanti giovani subiscono i soprusi dei bulli di turno e crescendo si portano dietro tanti cattivi pensieri condizionanti la propria vita. Con una bella sinergia tra tutti i cittadini, a prescindere dal ruolo sociale, sarà possibile contrastare questi problemi che registrano aumenti spropositati nel sociale. Uniti si può fare, uniti si può vincere, uniti potremo restituire la libertà di azione e di pensiero alle vittime dei bulli.

Franco Lofrano