Trebisacce-15/12/2014: L’A.C. chiarisce e spiega perchè non sono avventati gli avvisi di accertamento ICI

 

COMUNICATO STAMPA

 

Dispiace che alcune personalità ,che in passato hanno anche ricoperto incarichi istituzionali e altri ancora che ricoprono incarichi politici,, esprimano giudizi strumentali,errati ed avventati sugli avvisi di accertamento ICI   per gli anni 2009/2011,sia sulla stampa che sui social network  ,inducendo in errore i cittadini,ma soprattutto istigandoli a non rispettare la legge,denotando anche una  “non conoscenza “ della legge. Pertanto pur comprendendo che “…. non tutti possono capire”,come diceva il dott. Rocco Soldato in consiglio comunale, non si può però dimenticare o far finta che  il pagamento dell’ICI è un obbligo di legge ,così come  previsto dal   Dl.vo N. 504/92  art.2  comma 1 lett.b .

E gli amministratori, sono i primi a dover osservare le legge per non incorrere in responsabilità penale,ma soprattutto patrimoniale; nè possono esimersi,almeno quelli seri,dal dare seguito agli obblighi di legge. L’antipolitica,come ha detto il Presidente Napolitano, è l’anticamera dell’eversione e noi amministratori  e dirigenti politici, abbiamo l’arduo compito di evitare che ciò accada!

Il consenso si acquisisce con la buona politica, la serietà,la correttezza e soprattutto con l’osservanza e l’applicazione della legge,non certamente con il populismo e la demagogia,.

Ciò premesso, pare opportuno chiarire che non si ritiene di aver fatto alcun pasticcio.Al contrario si è cercato di coniugare l’interesse dell’Ente (prima di tutto) con quello dei cittadini,tenendo conto del particolare momento di difficoltà e della necessità di attenuare la stretta tributaria comunale,anche a seguito di  precedenti provvedimenti governativi in tal senso.

Infatti precisando che l’ICI si paga in relazione al valore reale di mercato dei terreni,  ,prima con delibera di G.M n° 214/2013 e poi con altra n. 10/2014 ,detti valori sono stati ridotti sensibilmente , rispetto  a quelli in essere ,mediamente calcolati in base al prezzo di mercato corrente( quelli in zona B1 sono stimate in € 120-150 al mq.),ben  superiori al valore determinato con la delibera richiamata (attualmente € 80,00 al mq.),che si ribadisce sono solo di riferimento .  In tale contesto ,pur non avendo potestà regolamentare, si è inteso dare valori univoci di riferimento ,dando la possibilità ai proprietari ,addirittura di dimezzare il predetto valore se provano attraverso perizia tecnica di stima, che il proprio terreno edificabile  si trova in zona svantaggiata e priva di servizi primari.

La società incaricata dell’accertamento ha determinato l’imponibile ICI in base a tali valori,quindi nessun pasticcio.

E,proprio in questi giorni e prima della notifica degli avvisi di accertamento per gli anni 2009-2011,consapevoli delle difficoltà economiche dei cittadini  ,della crisi del settore edilizio e della necessità di definire  un rapporto scaturito da accertamenti per un tributo ormai estinto al 31.12.2011 ,si è cercato non solo di attenuare ulteriormente la morsa tributaria,ma avvantaggiare coloro che  per errore o altri motivi, non avevano denunciato i propri terreni ai fini dell’ICI o la denuncia era stata errata,nonché scongiurare eventuali ricorsi e prodursi, per il corposo numero di avvisi di accertamento (circa 850 e non 3000 per come falsamente propagandato), di una sostanziale mole di procedimenti giudiziari che bloccherebbero le attività dell’Ente, relative al servizio finanziario/tributario,e contestualmente realizzare:

  • l’offerta ai contribuenti di una opportunità che induca all’auto-denuncia, anche per gli anni successivi;
  • il vantaggio “collettivo” del recupero di risorse conseguente alla riduzione dell’area di elusione e/o evasione;
  • una facile gestione della problematica per la struttura tributaria;
  • un rientro effettivo di risorse immediate, senza variazioni troppo rilevanti rispetto all’eventuale risultato dell’attività di accertamento;
  • una dimensione sostanzialmente “etica” di tutta la problematica e riaffermare i principi e valori di equità fiscale con emersione di quanto fino ad ora era rimasto sommerso e per l’effetto allargare la base imponibile con enormi vantaggi per tutti i contribuenti per il futuro(se tutti pagano,tutti pagano meno!).

Tutto ciò è stato reso possibile  in quanto previsto dalla  legge 27 dicembre 2002, n. 289   che stabilisce con le forme previste dalla legislazione vigente per l’adozione dei propri atti destinati a disciplinare i tributi stessi, la riduzione dell’ammontare delle imposte e tasse loro dovute, nonché l’esclusione o la riduzione dei relativi interessi e sanzioni, per le ipotesi in cui, entro un termine appositamente fissato da ciascun ente, non inferiore a sessanta giorni dalla data di pubblicazione dell’atto, i contribuenti adempiano ad obblighi tributari precedentemente in tutto o in parte non adempiuti.

Su tali presupposti, è stato adottato l’atto di indirizzo di cui alla delibera  di G.M. n° 200 del 2.12.2014 che , in considerazione delle ragioni evidenziate e della normativa vigente,offre le seguenti possibilità:

  1. ridurre le imposte accertate fino al 50% della somma imponibile per le aree fabbricabili, con conseguente riduzione delle sanzioni e degli interessi;
  2. l’eliminazione della sanzione per omessa o infedele denuncia nel caso in cui il contribuente sia stato già censito  per gli anni precedenti;
  3. applicare la sanzione per l’omessa o infedele denuncia solo per il primo anno, rapportandola al ridotto valore definitivo se il contribuente non è iscritto a ruolo;
  4. in caso di adesione definitiva da parte del contribuente per l’applicazione dei valori rideterminati in base alla delibera n. 10/2014 (cioè ulteriore riduzione fino al 50% del valore di mercato indicativo) per area priva di servizi , alla richiesta dovrà essere allegata  stima tecnica con riserva di verifica, da parte degli uffici.
  5. I termini indicati nell’avviso non devono pertanto essere considerati perentori,ma differibili ex ufficio.

Giova infine precisare che  ,l’accertamento sarebbe stato in ogni caso  notificato,anche senza il contratto con la società CERIN srl. Il problema è di sostanza e non di forma.Anzi, con detta società il contratto è stato modificato riducendo di oltre 4 punti l’agio stabilito con il contratto stipulato nel  2010.

In ogni caso ,sia l’amministrazione comunale che gli uffici e la stessa società incaricata,domani martedì alle ore 15 nei  locali del comune,terranno un incontro per discutere e fornire chiarimenti,sia ai professionisti incaricati che agli stessi contribuenti.

Lì 15.12.2014

L’amministrazione comunale