Trebisacce-17/10/2015: La Misericordia informa sulla campagna:”Io non rischio”.

Morena e Michele
Morena e Michele

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Milena-Michele-Morena
Milena-Michele-Morena

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Pasquale e Michele
Pasquale e Michele

Trebisacce:17/10/2015

La Misericordia informa sulla campagna:”Io non rischio”.

“Io non rischio” è scritto a chiari lettere all’interno del gazebo allestito dalla Misericordia di Trebisacce, nella piazzetta Alfredo Lutri, sabato 17 ottobre, sul corso principale. Tarsia Michele, Mastrogiovanni Milena, De Marco Morena, Pasquale Santagada e altri soci volontari della Misericordia sono lì pronti ad informare i cittadini interessati sul rischio terremoto e come comportarsi nel caso si dovesse verificare il disastroso evento. Io non rischio è una campagna di comunicazione nazionale sulle buone pratiche di protezione civile. Ma ancora prima di questo, Io non rischio è un proposito, un’esortazione che va presa alla lettera. L’Italia è un paese esposto a molti rischi naturali, e questo è un fatto. Ma è altrettanto vero che l’esposizione individuale a questi rischi può essere sensibilmente ridotta attraverso la conoscenza del problema, la consapevolezza delle possibili conseguenze e l’adozione di alcuni semplici accorgimenti. E attraverso conoscenza, consapevolezza e buone pratiche poter dire, appunto: “io non rischio”. Dei cittadini sono sulla Via A. Lutri per la solita e sana passeggiata serale e intanto ne approfittano per guardare le mappe che contengono i punti di raccolta (Piano di emergenza comunale) persone in caso di necessità e intanto Luigi chiede al volontario Michele Tarsia: ”Gli effetti di un terremoto sono gli stessi ovunque?” e segue la risposta di Michele: ”A parità di distanza dall’epicentro, l’intensità dello scuotimento provocato dal terremoto dipende dalle condizioni del territorio, in particolare dal tipo di terreno e dalla forma del paesaggio. In genere, lo scuotimento è maggiore nelle zone in cui i terreni sono soffici, minore sui terreni rigidi come roccia; anche la posizione ha effetti sull’intensità dello scuotimento. Che è maggiore sulla cima dei rilievi e lungo i bordi delle scarpate”. E ancora Nino chiede a Milena: ”Quando avverrà il prossimo terremoto?” e Milena: ”Nessuno può saperlo, perché potrebbe verificarsi in qualsiasi momento. Sui terremoti, gli studiosi sanno molte cose, ma non è ancora possibile prevedere con certezza quando, con quale forza e precisamente dove si verificheranno. Sappiamo bene, però, quali sono le zone più pericolose e cosa possiamo aspettarci da una scossa: essere preparati è il modo migliore per prevenire e ridurre le conseguenze di un terremoto”. E a Morena il signor Franco chiede: ”Anche il prossimo terremoto farà danni?”. Risposta: ”Dipende soprattutto dalla forza del terremoto e dalla vulnerabilità degli edifici. In alcune zone già in passato i terremoti hanno provocato danni a cose e persone. E’ possibile, quindi, che il prossimo forte terremoto faccia danni: per questo è importante informarsi, fare prevenzione ed essere preparati a un’eventuale scossa”. E ancora Nicola chiede a Pasquale: ”Quale potrebbe essere il mio ruolo di cittadino?”. Risposta: ”Imparare, intanto, a prevenire e ridurre gli effetti del terremoto è un compito che riguarda tutti noi. Condividi quello che sai in famiglia, a scuola, con amici e colleghi: la diffusione di informazioni sul rischio terremoto è una responsabilità collettiva, a cui tutti dobbiamo contribuire”.

Franco Lofrano