Rocca Imperiale- 16/11/2015: Volontari solidali visitano il Castello Svevo

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Rocca Imperiale: 16/11/2015

Volontari solidali visitano il Castello Svevo

Un gruppo di ben 39 soci dell’Associazione di Volontariato “Solidarietà” di Roggiano Gravina (CS) ha deciso di far visita al Paese del Limone Igp, cinema e della Poesia, la scorsa domenica mattina, 15 novembre, accolti a braccia aperte dal vice sindaco Francesco Gallo. Una gradita visita programmata già da un po’ di tempo quando il Signor Ermanno Turano (referente del gruppo di volontari) ha contattato l’amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Giuseppe Ranù, e il Vice Sindaco Gallo si è subito dichiarato disponibile ad incontrare il gruppo di volontari.E così, la scorsa domenica, il pullman è giunto intorno alle ore 09,30 nel Centro storico e quindi il gruppo ha raggiunto il Comune e dopo i saluti e le strette di mano, il vice sindaco, li ha guidati per l’attesa visita al Castello.  “E’ un bel ruolo di responsabilità quello del volontario” ha chiosato Francesco Gallo al Sig. Ermano Turano, durante il percorso per raggiungere il Castello sito nella parte alta del Paese e in risposta servendosi di una frase di R. Tagore:  ”Dormivo e sognavo che la vita era gioia, mi svegliai e vidi che la vita è Servizio. Volli Servire e vidi che Servire è Gioia”. Il dialogo diveniva interessante e Gallo chiese ancora: “Perché Solidarietà?”. Perché la solidarietà che noi predichiamo e pratichiamo nel quotidiano significa soprattutto impegno etico-sociale a favore degli altri. Si tratta perciò di un atteggiamento di benevolenza e comprensione che si manifesta fino al punto di esprimersi in uno sforzo attivo e gratuito, teso a venire incontro alle esigenze e ai disagi di chiunque abbia bisogno di aiuto. Siamo tutti sempre pronti a servire gli altri”. Ci si trova ai piedi del maestoso Castello e l’intero gruppo scatta foto a ripetizione per immortalare le bellezze naturali e paesaggistiche che i loro sguardi catturano. All’ingresso del Castello il gruppo di volontari viene accolto dalle guide turistiche che con professionalità e solarità li hanno invitati a seguire il percorso degli spazi fatti costruire da Federico II. E mentre le guide parlavano di torri simmetriche, di due torri cilindriche, della funzione del muro di cinta, del ponte levatoio, delle varie stanze, ecc.  si giunge anche nella famosa Piazza D’Armi, location di tanti eventi culturali estivi e una sosta è ciò che ci vuole. Nessuno del gruppo stranamente accenna alla stanchezza e tutti continuano a scattare foto e ad apprezzare quel meraviglioso panorama che riesce da anni a stupire per la sua inimmaginabile bellezza. Intanto tra Francesco Gallo e Ermanno Turano il rapporto di amicizia si è sostanzialmente stabilito e sostano conversando nella piazza del Castello Svevo e Ermanno esclama: “Però Federico II per costruire questo immenso Castello ne ha impiegato di tempo?” e Francesco:” Quale parte abbia avuto Federico II di Svevia nella fortificazione del castello oggi non è possibile precisare perché, se si eccettuano una finestra ogivale disadorna, di arenaria, il portale del massimo ponte, la torre cilindrica posteriore e qualche feritoia che non risponde più allo scopo cui era stata precedentemente destinata, nessun elemento artistico è riferibile al secolo XIII, e invece l’aspetto esterno del castello, il toro longitudinale, gli archetti pensili arabo – siculi della torre di Sud-Est e la merlatura guelfa sono aragonesi, mentre gli alloggi, settecenteschi”. E’ giunta l’ora della Santa Messa e il gruppo si porta nella Chiesa Madre, attraversando delle viuzze del Centro storico e ad attenderli cordialmente il Parroco don Vincenzo Santalucia che dopo la celebrazione si è piacevolmente intrattenuto con gli ospiti rispondendo alle loro interessate domande sulla chiesa. Subito dopo, i due ormai amici, Ermanno e Francesco continuano a parlare del limone Igp rocchese, del film “Le Nozze di Laura” del regista Pupi Avati, della politica, del calcio ed è giunta l’ora  dell’arrivederci ad una prossima occasione. L’intero gruppo ringrazia l’amministratore per accoglienza ricevuta a cui donano una tessera onoraria dell’associazione e un quadretto, raffigurante la Madonna, destinato a rimanere come ricordo nella stanza del primo cittadino e sottolineano in modo corale di aver apprezzato molto le bellezze naturali, culturali e umane rocchesi.

Franco Lofrano