Trebisacce-16/01/2016: Le associazioni al servizio del territorio

Trebisacce:16/01/2016

 

Le associazioni al servizio del territorio

Si contano ben 73 associazioni sul territorio di Trebisacce su di una popolazione che non raggiunge i 10mila abitanti. E’ un dato positivo questo relativo al numero delle associazioni culturali, di promozione sociale, di scopo, di categoria, di volontariato, ecc. che guardano nel complesso tutte verso il bene comune e quindi l’aggregazione sociale, la tutela e salvaguardia del territorio, la promozione sociale, l’accoglienza, l’integrazione, la solidarietà. Succede anche che dove la politica istituzionale fatica, collettivi e associazioni si muovono con proposte concrete a sostegno dei bisogni collettivi realizzando diverse attività mirate. In tutti i casi l’amministrazione comunale rimane vicina con il patrocinio a queste iniziative e inoltre il primo cittadino e l’assessore, per prassi consolidata, incontrano i presidenti delle associazioni per un parere utile al fine della redazione di un programma condiviso di eventi natalizi, estivi, ecc. In realtà su Trebisacce si vive un clima di collaborazione attiva tra il mondo dell’associazionismo e quello politico-amministrativo. Ancora non del tutto risolto rimane il problema della sede di cui diverse associazioni sono sprovviste e l’amministrazione comunale non vanta edifici sufficienti per ospitarle tutte. Su problematiche rilevanti poi le associazioni non hanno mai fatto mancare il loro contributo sia in termini di presenze che di proposte strategiche da porre in essere per raggiungere o tentare di raggiungere con successo l’obiettivo. Mi riferisco alla questione della chiusura dell’Ospedale, delle trivellazioni decise sullo specchio di mare Jonio, della costruzione del 3° megalotto, ecc. I soci sono per la maggior parte persone che vivono i problemi e che si battono per la costruzione di un futuro sociale e ambientale migliore. Anche la Chiesa non fa eccezione nel riunire i giovani e i fedeli in generale ed infatti si promuovono eventi e processioni dove, uniti, partecipano tutti i parroci a partire dalla chiesa Madre San Nicola di Mira (don Josef Vanson) nel Centro storico, a Madonna della Pietà (Mons. Gaetano Santagada), al Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria (don Vincenzo Calvosa), a San Vincenzo Ferrer (Don Michele Sewodo). L’Assopec (associazione degli operatori economici),(Presidente Serafino Zangaro) ad esempio, ogni anno d’estate  organizza una Fiera della durata di tre giorni dove gli artigiani espongono i loro prodotti e con la Festa del Biondo (arancia tipica)in primavera si espongono i prodotti tipici e si promuove la ristorazione e con “Passi..in passerella) si promuove il settore dell’abbigliamento e della danza. Durante il periodo natalizio, inoltre, quasi ogni punto vendita suona musiche natalizie e diventa man mano e in sinergia un’intera cordata per tutte le vie principali e poi c’è la “Notte Bianca” dove tutte le associazioni (Fidapa, Misericordia, L’Albero della Memoria, Passaggi, Rione Sant’Antonio, Rizoma, Il Pontile, Età Serena, Unitre, Pro Loco, Rotary, l’Arte delle Nuvole, ecc. scendono in campo e danno tutto ciò che possono e per tutti i gusti: teatro, musiche, presepi, artisti di strada, trampolieri, ecc. dove ognuno può dare se vuole e per gli altri, sia per i piccoli che per gli adulti. Certamente non tutte le associazioni sono sempre attive sul territorio, difatti non mancano quelle che esistono sulla carta come nomi, ma di cui mancano le occasioni per la stampa per scriverci un pezzo. Non esiste tra queste associazioni un reale coordinamento e di conseguenza gli eventi si susseguono in maniera autonoma e capita di trovare più eventi nello stesso giorno e alla stessa ora e ciò rappresenta un problema anche per la stampa locale che vuole scrivere di tutti gli eventi, ma che diventa un disagio seguirli. Non sempre operano in comunione e in collaborazione.

Franco Lofrano