Trebisacce-30/01/2016:L’AZIONE DISTRUTTIVA ( di Pino Cozzo)

 

Pino Cozzo
Pino Cozzo

L’AZIONE DISTRUTTIVA

 

di Pino Cozzo

 

Sempre più vivo e pericoloso per l’ambiente e per la salute umana, il problema dell’abbandono indiscriminato dei rifiuti è diventato una vera e propria piaga sociale, che si alimenta in un sistema politico ed economico in grado di leggere l’ambiente solo come un’entità ostile, capace unicamente di intralciare lo sviluppo economico, e non come una risorsa da salvaguardare e da sfruttare in quanto produttiva di reddito. Tutti dobbiamo prendere coscienza – politici ed amministratori per primi, ma anche semplici cittadini – che l’ambiente, con la sua integrità che nostalgicamente i nostri nonni e i nostri padri ancora ricordano, non è una risorsa capace di rigenerarsi all’infinito; al contrario, essa manifesta punti critici, come i cambiamenti climatici, che rendono i fenomeni di degrado ambientale irreversibili e non più governabili, con effetti gravi sulla salute degli uomini e sulla sopravvivenza stessa degli ecosistemi naturali. Per questo motivo, rimane essenziale una programmazione dello sviluppo economico e sociale compatibile con l’ambiente e non rispondente solo alla logica egoista del profitto immediato riservato a pochi e spregiudicati speculatori. È assolutamente necessario intervenire al più presto per risolvere definitivamente questo vergognoso problema, per evitare che l’intera area diventi un vero e proprio sito inquinato, e per disincentivare ulteriori casi di abbandono dei rifiuti che, come una sorta di atto di emulazione contagioso, rischia di coinvolgere sempre più persone.

Per reprimere questi fenomeni, è necessario un atto di forza da parte delle autorità preposte e una capillare campagna di informazione presso la cittadinanza, che educhi al rispetto dell’ambiente e della salute umana. Andando a spasso per la nostra città, quella che racconta storie di rifiuti speciali trattati come ordinari da cittadini irrispettosi delle leggi, o semplicemente pigri, o da inqualificabili individui che manifestano un comportamento quantomeno censurabile, se non criminale, volto a distruggere di notte quello che con tanta fatica operatori attenti e volenterosi costruiscono di giorno, in quella parte di periferia che ancora non è stata inglobata e assimilata al centro cittadino, si notano, senza nemmeno troppi sforzi visivi, neri e obbrobriosi sacchi di rifiuti, abbandonati ai margini delle strade, che producono la stessa accettazione di un pugno in un occhio. Le sanzioni, peraltro già previste e senz’altro applicate, da sole, non bastano a scoraggiare simili deprecabili comportamenti. Bisognerebbe istituire Ispettori Ambientali volontari, che di concerto con il Comando dei Vigili Urbani, potenziato e riqualificato, in stretta collaborazione, lavorino sul campo, per individuare le violazioni dei regolamenti comunali e delle ordinanze sindacali relative al deposito, alla gestione, alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti, al fine di concorrere alla difesa del suolo e del paesaggio ed alla tutela dell’ambiente. Si tratterebbe, insomma, di mettere in campo una serie di azioni di prevenzione nei confronti di quei comportamenti irrispettosi del vivere civile che arrecano danno all’ambiente, all’immagine e al decoro della città. Un impegno, dunque, nel segno della vigilanza, del controllo, dell’accertamento e, soprattutto, del rispetto del bene comune. Senz’altro, si opererebbe un tentativo di dissuasione nei confronti di scellerati gesti distruttivi, altrimenti l’accanimento di gente senza scrupoli ed educazione troverebbe tempo e spazio, magari notturni, per continuare in questa vergognosa ed immotivata azione distruttrice, priva di alcuna giustificazione, che mira unicamente a gettare discredito sulle attività di amministrazione.