Rocca Imperiale-04/04/2016: Festa religiosa in onore di San Francesco di Paola

20160403_18425420160403_19182720160403_19261320160403_19301320160403_19303120160403_193112

Rocca Imperiale:04/04/2016

Festa religiosa in onore di San Francesco di Paola

Festa religiosa in onore di San Francesco di Paola, svoltasi con grande venerazione e numerosa partecipazione di fedeli, la scorsa domenica 3 Aprile, organizzata dalla comunità parrocchiale della Chiesa Madre, nel centro storico, di cui è parroco don Vincenzo Santalucia. Una festa religiosa che si ripete ogni anno la seconda domenica dopo Pasqua, dovuta e sentita nei confronti del Santo che ha dedicato l’intera vita ad amare i fratelli. Di mattina alle 11,00 la prima Santa Messa e di pomeriggio alle 18,00 la seconda. Il parroco don Vincenzo Santalucia ha parlato ai fedeli della vita eremitica del Santo e del “carisma” profetico attribuito al Santo: appunto la Profezia, come quando previde che la città di Otranto sarebbe caduta in mano ai Turchi nel 1480 e riconquistata dal re di Napoli. Ma il “miracolo” più famoso è certamente quello noto come l’attraversamento dello Stretto di Messina sul suo mantello steso, dopo che il barcaiolo Pietro Coloso si era rifiutato di traghettare gratuitamente lui ed alcuni seguaci, che ha contribuito a determinarne la “nomina” a patrono della gente di mare d’Italia. Fin da piccolo, Francesco fu particolarmente attratto dalla pratica religiosa, denotando umiltà e docilità all’obbedienza. Con i suoi, costruì una cappella e tre dormitori, dando, di fatto, inizio all’esperienza, tuttora in corso, dell’ Ordine dei Minimi il cui fine è quello di dare nella Chiesa una particolare testimonianza di penitenza evangelica espressa nell’esercizio dell’umiltà, della carità e della vita quaresimale. Il parroco Santalucia ha inviato ai fedeli ancora tanti altri messaggi di fede riferendosi a San Francesco da prendere come esempio. Ha anche parlato di San Tommaso di quando cioè, Tommaso, da uomo bisognoso di conferme, passò alla condizione di profondo credente: ”Mio Signore e mio Dio!” dirà a Cristo risorto. Successivamente è iniziata la processione con la banda musicale in testa e a seguire la statua del Santo con al seguito il Parroco Santalucia, il sindaco Giuseppe Ranù, tutti gli amministratori e una lunga fila di fedeli che dalla Chiesa Madre hanno attraversato il centro storico percorrendo in preghiera ogni stradina e ogni vicolo su vicolo. Al ritorno i cittadini e i bambini si sono avvicinati alle varie bancarelle, passando così come per tradizione dal sacro al profano.

Franco Lofrano