Villapiana-22/04/2016:Sono fiero di condividere con tutti gli amici la nascita dell’Associazione denominata GLADIUM, dal Latino “La Spada”.(di Alessandro Bartolomeo)

 

Sono fiero di condividere con tutti gli amici la nascita dell’Associazione denominata GLADIUM, dal Latino “La Spada”.

GLADIUM è un’associazione che non ha fini di lucro neanche indiretto ed opera esclusivamente per fini di solidarietà sociale.
L’associazione si atterrà ai seguenti principi: assenza di fine di lucro, democraticità della struttura, elettività delle cariche associative nel rispetto del principio della pari opportunità tra donne e uomini, e la gratuità delle cariche sociali.
L’associazione opera in maniera specifica con prestazioni non occasionali ed ha per scopo l’elaborazione, promozione, realizzazione di progetti di solidarietà sociale, tra cui l’attuazione di iniziative socio educative e culturali.
Lo spirito e la prassi dell’associazione trovano origine nel rispetto dei principi della Costituzione Italiana che hanno ispirato l’associazione stessa e si fondano sul pieno rispetto della dimensione umana, culturale e spirituale della persona.
Le finalità che si propone sono in particolare:
– la valorizzazione della persona e della famiglia come nucleo fondamentale della società;
– l’assistenza al soggetto nei momenti di bisogno, necessità e disagio sia fisico che psicologico, a tal fine può provvedere alla raccolta delle eccedenze di produzione agricole, dell’industria, specialmente alimentare, della Grande Distribuzione e della Ristorazione organizzata, alla raccolta di generi alimentari presso centri della Grande Distribuzione anche nel corso della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, e alla ridistribuzione ad enti o privati che si occupano di assistenza e di aiuto ai poveri, agli emarginati e, in generale, a tutte le persone in stato di bisogno;
– l’educazione e la prevenzione volte al reinserimento sociale della persona, anche attraverso la tutela dei diritti civili nei confronti di soggetti svantaggiati e delle famiglie disagiate.
– la tutela della salute del cittadino attraverso interventi a sostegno dell’attività sanitaria di prevenzione, cura e/o riabilitazione fisica e psichica del medesimo, in assenza dei quali l’attività sanitaria non può svolgersi o produrre effetti.
– l’attenzione verso situazioni di bisogno presenti sul territorio;
– l’accoglienza temporanea presso le strutture, eventualmente a disposizione dell’associazione, di persone in stato di bisogno finalizzata alla ricerca di una sistemazione autonoma;
– il coinvolgimento delle strutture pubbliche e private per una adeguata assistenza ai malati ed alle loro famiglie, attraverso l’assistenza sanitaria ambulatoriale costante, l’assistenza domiciliare;
– il contribuire al potenziamento dell’attività sanitaria nei confronti dei malati affetti da malattie rare attraverso lo studio e la ricerca della malattia stessa;
– mantenere i rapporti con le Organizzazioni nazionali ed internazionali aventi medesime finalità;
– istituire premi di ricerca medica, organizzare convegni scientifici e corsi di formazione per personale medico e paramedico.
– le attività rivolte al trasporto malati, al pronto soccorso, di pronto intervento in caso di calamità naturali e tutte quelle attività comprese nel concetto più ampio di “Impegno e Protezione Civile”.
L’associazione sì avvale di ogni strumento utile al raggiungimento degli scopi sociali ed in particolare della collaborazione con gli Enti locali, anche attraverso la stipula di apposite convenzioni, della partecipazione ad altre associazioni, società o Enti aventi scopi analoghi o connessi ai propri.
L’associazione potrà inoltre svolgere qualsiasi altra attività culturale o ricreativa e potrà compiere qualsiasi operazione per il migliore raggiungimento dei propri fini.
L’associazione potrà, esclusivamente per scopo di autofinanziamento e senza fine di lucro, esercitare le attività marginali previste dalla legislazione vigente.
L’associazione è aperta a chiunque condivida principi di solidarietà.

 

 

Perché la denominazione GLADIUM (la Spada).

La spada da sempre ha avuto nell’immaginario collettivo un significato e uno scopo che va ben oltre il mero aspetto militaresco. Essa è uno degli oggetti che non solo più rispecchiano un’intera epoca (il Medioevo) ma anche due tra le più alte virtù dell’uomo: il senso dell’onore e la giustizia. La storia e la letteratura sono piene di cavalieri e del loro percorso per poter alfine guadagnare il merito di impugnare l’agognata lama. Tutte queste storie hanno un filone comune: il cavaliere iniziato riceverà la sua spada solo dopo un lunghissimo cammino attraverso il quale il giovane aspirante deve dimostrare di essere degno di brandire la sacra lama che lo porterà a compiere le sue gesta fino a giungere alla sua impresa più importante che lo consacrerà nell’Olimpo degli eroi. La spada dunque è lo strumento che simboleggia la condizione militare nella doppia accezione di ardimento e potenza.

La potenza della spada ha un’accezione ambivalente:

  1. Distruttivo, nei confronti dell’ingiustizia, della malvagità, ma anche e soprattutto dell’ignoranza;
  2. Costruttivo, poiché grazie alla potenza la spada viene mantenuta la pace e dispensata la giustizia.

La spada è luce e lampo: in questa visione i crociati solevano indicare le proprie lame come frammenti della Croce luminosa

Fin dall’antichità più remota l’uomo ha riversato nella Spada una fitta rete di significati che vanno ben oltre l’oggetto in sè. Già nei testi di Omero la Spada si mostra come un simbolo polistratificato in cui si sovrappongono i significati di difesa e di offesa, di bene e di male, e altre valenze archetipiche che travalicano qualunque suo impiego. Attorno ad essa si sono sviluppati miti e valori che hanno portato a vere è proprie filosofie dell’Essere: in occidente il Codice Cavalleresco ed in oriente il Bushido, entrambi legati all’Onore e all’Anima del Guerriero. La spada divenne così un segno distintivo, un simbolo di casta, che contraddistingueva gli iniziati guerrieri e la casta regale.

Per un paio di millenni, nobili e cavalieri la portarono con orgoglio considerando la loro spada il prolungamento della parte migliore di sé stessi, un’entità dotata di Anima, al punto che alle spade più famose veniva persino dato un nome, sempre femminile che ne richiamava immediatamente la valenza magico-simbolica.
Nello studio dei Miti appare chiaro che, celata sotto le narrazioni sulla sacralità della Natura e le gesta di eroi leggendari, giunge sino a noi la descrizione simbolica di forze e paure dell’inconscio collettivo che determinano il comportamento cosciente di ciascuno. Studiando con attenzione questi miti si può giungere ad individuare le forze sottili e nascoste che hanno da sempre contribuito a determinare il destino dell’uomo.

Nel corso dell’evoluzione dell’immaginario umano, la Spada si è arricchita di nuovi significati etici e morali. Oltre che rappresentare un mero status symbol per il nobile e il soldato, la sua immagine è cresciuta per spessore simbolico e multifattorialità di valenze, sino a essere vista come la manifestazione concreta dell’Onore, e della Dignità sacrale del Guerriero spirituale. Impugnata da Re, Eroi e Stregoni, ancora in epoca moderna, la Spada è l’oggetto sacro dei depositari della tradizione presso Confraternite ed Ordini a carattere iniziatico. Essa rappresenta l’autorità esercitata e viene riconosciuta come espressione di una Legge Superiore, inflessibile, giusta, capace inoltre di ripristinare l’Equilibrio perduto. In tale ottica la spada diviene anche simbolo dell’Axis Mundi, Albero della Vita attorno a cui ruota tutto l’Universo.

 

 

Il Cristianesimo, conquistando l’Europa, fece suoi i miti e i simboli che permeano la Spada. I Cavalieri Crociati, prendendo la spada per la punta e tenendone alta l’impugnatura con l’elsa a croce, la trasformarono in un simbolo della Cavalleria mistica, lanciandosi nelle Crociate al grido di «Deu lo volt!».

Con l’avvento dei Templari si formalizzò e poi si consolidò definitivamente il primo Codice della Cavalleria sacra Cristiana.

Alessandro Bartolomeo