Italia-04/06/2016:AVVISTATO IN MARE BARCONE ITALIA

Barcone Italia
Barcone Italia
La zattera della Medusa
La zattera della Medusa

AVVISTATO IN MARE BARCONE ITALIA

 

Allarme alla frontiera del Brennero: gli Austriaci dicono di aver avvistato un enorme barcone a forma di stivale carico di migranti diretto verso l’Europa.

Dai primi rilievi la carretta sgangherata, sovraccarica di disperati, sembrerebbe battere bandiera italiana.

Individuati anche, grazie a potenti telescopi, gli scafisti: uno, un garzoncello dall’aria gradassa era intento a timonare maldestramente il rottame gridando con voce sgarrata: «Guerra ai No! Abbiamo dieci milioni di marionette!»; un altro, teppista già noto alle forze dell’ordine, in attesa di plurimi giudizi, sosteneva il timoniere malfermo nelle violente sbandate del relitto.

A prua del catorcio semiaffondato hanno anche notato, a mo’ di polena, una statua di sale con le fattezze di Oliverio, a cui, un meccanismo a molla, faceva oscillare la testa in un chiaro assentire; un pappagallo, appollaiato sul bompresso, provvedeva al sonoro: «Srì, sì, sì…».

Gli allibiti doganieri hanno anche sottolineato che, a fianco del trabiccolo tarlato, nuotava una sirena bionda (pare somigliante alla Boschi) che, con il suo sguaiato canto, sollazzava e tranquillizzava i miserabili nel loro viaggio della speranza. Una scena raccapricciante.

A poppa dell’imbarcazione si sviluppava anche, pare, in un feroce gruppo ammassato dietro ad una strana bandiera PD, uno scontro degno di quello dipinto da T. Géricault e intitolato “La zattera della Medusa”. Anche in questo caso, quelli che sembravano ammutinati, cercavano, oltre che d’infilzarsi a vicenda, di gettare fuori bordo a calci un vecchio tizio incartapecorito colpevole, a loro dire, di avere investito del comando quell’inesperto sciagurato scafista.

A mezza nave dei ‘ndranghetisti, con dei cappelletti falsamente intestati ad Equitalia, incassavano, con opportune minacce, i 20.000 dollari del biglietto dai viaggiatori.

Pare anche che quei pochi volenterosi che cercavano di svuotare la sentina dall’acqua, tra i quali è stato notato un bello, intelligente, simpatico e spiritoso architetto romano dotato, si è visto, anche se la luce era poca, di occhi verde giada, venissero sbeffeggiati con urla ed epiteti osceni dal gruppo di comando.

C’era, sempre a detta dei testimoni, un vecchio trombone issato sull’albero di maestra che, con la testa impeciata e poi impiumata, e brandendo antenne, parabole televisive e falli sintetici fosforescenti, incitava alla rivolta la ciurma, ricordando a quei malmessi, vantandosene, di come aveva iniziato la sua fortuna depredando “legalmente” una minorenne della sua eredità.

Nel mucchio dabbasso faceva bella mostra di sé un tizio agghindato con una felpa con su scritto “Dux”, ovviamente non riferito a se stesso, che infieriva su dei Rom con un modellino di ruspa, i quali, pur malconci, purtroppo, gli avevano già sfilato ghiottamente il portafoglio.

Sul ponte passeggiata, comodamente accoccolato in una Ferrari, un palazzinaro esponeva i plastici delle future lottizzazioni urbanistiche romane a degli estasiati senzatetto.

Un uomo, identificato come somigliante ad un certo Casini, evangelizzava i Musulmani a bordo sul valore della famiglia cristiana; suscitando, tra essi, una certa attenzione, viste le sue due mogli e quattrocento concubine.

Altri due, scambiati erroneamente come Rutelli e Giachetti, tristemente noti, esaltavano l’orgoglio gay ed il semianalfabetismo come trampolini politici, pur nel disinteresse generale.

La crociera sembra che godesse anche di resoconti stampa; molti giornalisti, con le lingue troppo abrase dall’improprio uso, erano costretti a commentare i video con i segni dei non udenti.

La nave, che Dante avrebbe sicuramente cantato in uno dei suoi gironi infernali, ha continuato la sua folle traversata, anche se i doganieri austriaci dubitano molto che possa approdare da qualche parte. Qualsiasi parte. #quandolabarcavalascialandare

Maurizio Silenzi Viselli