Alessandria del Carretto: Pina Basile: riconoscimento di illustre filologa

Pina Basile
Pina Basile
 Pina Basile: riconoscimento di illustre filologa 
La Società Italiana Dieta Mediterranea ha fatto opera meritoria nell’organizzare a Gioia Tauro, dal 29 al 31 luglio c.a., la “Prima Rassegna Annuale della Dieta Mediterranea” con un programma  culturalmente denso e con la partecipazione di varie personalità che, all’argomento hanno dedicato non poche occasioni  delle loro riflessioni scientifiche.
Nel complesso dei lavori è presente una linea divulgativa, che ha l’evidente scopo di parlare ai giovani per diffondere la cultura di una sana e corretta alimentazione in rapporto all’ambiente e alla prevenzione delle malattie.
Il fisiologo americano Ancel Keys, morto all’età di cent’anni, ha studiato per anni il rapporto tra alimentazione e malattie cardiovascolari,analizzando, soprattutto, l’alimentazione del Cilento.L’impegno scientifico si è esteso in varie parti del Mezzogiorno,come per esempio, in Calabria, una terra che, con la Scuola di Pitagora di Crotone, ha avviato una cultura vegetariana, ritenendo con severità che uccidere un animale per mangiarne la carne fosse un atto di grande crudeltà.
A Nicotera è nata la Dieta Mediterranea di riferimento e per avere analitiche informazioni, occorre leggere il testo del prof. Italo Richichi, cardiologo e organizzatore del Convegno.  L’italianista Pina Basile ha tenuto una Lectio Magistralis su  “La Dieta Mediterranea nella storia”, tracciando un excursus dall’origine dell’agricoltura, cioè da quando l’uomo da nomade diventa sedentario fino al riconoscimento (2010) della Dieta Mediterranea quale patrimonio immateriale dell’umanità da parte dell’UNESCO.
La federazione Italiana dei Circoli Calabresi, la Scuola Italiana della Dieta Mediterranea  e il Comune di Gioia Tauro (luogo del Convegno),  il
prof. Italo Richichi e il sindaco dot. Giuseppe Pedà,riconoscono alla studiosa Pina Basile il ruolo di grande interprete di un tempo che rende eterno:il tempo della cultura. A Lei è andato il premio di calabrese illustre per aver donato alla Calabria, ai calabresi e alla cultura un’opera di ben 800 pagine: la Divina Commedia in dialetto dell’ottocentesco Salvatore Scervini di Acri. Il prof. Italo Richichi ne ha sottolineato il grande impegno filologico e scientifico, evidenziando  che ” la semplicità di Pina Basile  non nasconde la sua cultura che emerge dai suoi testi, svelando storie e segreti di antichi documenti”. Il sindaco Pedà inserirà il volume della Basile nel Biblioteca Comunale a disposizione degli studiosi e dei curiosi.. Ora dalla Socia onoraria della FICC e Filologa della SIDMe attendiamo ia pubblicazione del “Romanzo di Pitagora”.Sic itur ad  astra!
        SALVATORE  CICENIA