Trebisacce-07/08/2016: L’Amore Malato culturalmente sotto i riflettori

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Trebisacce:07/08/2016

L’Amore Malato culturalmente sotto i riflettori

Festival della Poesia -“ Sempre caro mi fu quest’ermo colle”, dedicato all’”Amore Malato” e al bisogno di tutelare la donna dalla violenza, giunto trionfalmente alla sua XV edizione, e svoltosi, lo scorso sabato 6 agosto, nello spazio della storica Fontana del Cannone, organizzato  dall’Associazione “L’albero della memoria”, presieduta da Piero De Vita, in collaborazione con il Comune di Trebisacce, l’associazione Pikard Davide Aino, l’associazione “Petali di Rose”, il Museo “Ludovico Noia” e l’Accademia di Danza BDS di Giusy Palermo. Conduttore professionale dell’evento il giornalista de: “quotidiano del Sud”, Franco Maurella. Le coreografie sono state curate dall’Accademia di danza “BDS” di Giusy Palermo. I quadri esposti e le installazioni sono state curare dall’associazione “Davide Aino”. Una serata culturale che ha fornito non pochi spunti di riflessione sul femminicidio, sul ruolo della donna, sulla violenza che ancora oggi alcuni uomini praticano sulle donne e sulle loro donne. Ma non sono mancati gli spazi dedicati all’amore normale, alla danza, alla musica che hanno parlato al cuore di tutti. Gli organizzatori hanno pensato di aprire i lavori trasmettendo un video sulla nota tragedia consumatasi in Villapiana, qualche anno fa, di Maddalena e la piccola Jennifer. Tra il pubblico anche un parente stretto della famiglia, Franco, che però un nodo alla gola per la riapertura del dolore gli ha impedito di parlare. Sempre con canzoni a tema con la sua ugola d’oro si è esibita Ludovica Giorgio e ancora con una poesia Adriana D’Atri per l’associazione Petali di rose. A declamare una poesia di Patrizia Mormandi la scrittrice Marino che ha dichiarato: ”L’educazione dei giovani parte prima all’interno delle famiglie”. La giovanissima estrosa e simpatica Francesca Paolino ha raccontato la favola “La Sirenetta” e  subito dopo ha affermato: “Non è Amore se l’uomo accanto ti evita tutto, persino di indossare un vestitino bello o di uscire con le amiche. Esiste anche un tipo di violenza sottile, psicologica e ci si augura che le donne riconquistino la libertà”. Maria Vittoria D’Aversa ha invitato i numerosi presenti a impegnarsi nella lotta per la libertà delle donne e per la loro parità. In scena un balletto a tema con la coreografia di Giusy Palermo. Il conduttore Franco Maurella nota tra il pubblico la scrittrice e poetessa Pina Basile e si complimenta con lei per l’impegno culturale e per portare in alto e fuori i confini calabresi le bellezze culturali della nostra terra. A seguire ancora Ludovica Giorgio legge una poesia di Madre Teresa di Calcutta, mentre Gaetano Scutari declama una poesia di Patrizia Mortati. Giuseppe De Vita recita una poesia “Ho cercato un amore”. La poetessa e scrittrice rumena Mihaela Talabà ha declamato due sue poesie mettendoci una grande immedesimazione e passione che le ha fatto incassare l’applauso corale. E Maurella ha chiosato: ”Le poesie quando declamate con il cuore lasciano emozioni!”. Poi la Talabà ha parlato del Premio “Corona” che cura e ha consegnato un premio a Piero De Vita di ”Migliore Professore” che riguarda un progetto scolastico promosso durante l’ultimo anno scolastico presso l’Ipsia “Aletti”. In scena la famosa favola di Cappuccetto rosso. Francesco Chidichimo declama con grande passione la sua poesia “a fimmina”. Elena Giorgio, da soprano, spiega qualche concetto sulla musica lirica e propone un passo del “Rigoletto” dove il Duca di Mantova seduce e abbandona Gilda. Gilda però rinuncia alla vendetta. La sua bella e professionale voce è stata molto apprezzata dal pubblico. L’artista Maria Antonia Bevilacqua ha presentato tre meravigliosi vestiti d’epoca alle cui creazioni ha dato il nome di:”Nobil dame”. In scena il famoso ricco e crudele Barbablù, sei volte sposato. Ma questa volta a morire è stato Barbablù e non la sua donna. Ancora l’ugola bella canta l’Avemaria. Il vice sindaco Andrea Petta, con la piccola figliola tra le braccia, si è complimentato con Piero De Vita e l’intera compagnia. Ha commentato il concetto di femminicidio. L’assessore Filippo Castrovillari ha parlato delle emozioni intense vissute durante lo spettacolo e ha ringraziato la storica compagnia e ha notato anche dei nuovi ingressi di artisti a cui ha fatto tanti complimenti. Successivamente ha comunicato l’arrivo di nuovi finanziamenti per completare il lungomare. De Vita ha sottolineato di aver voluto riportare in vita la “Fontana del Cannone” che era rimasta un po’ dimenticata. Ha sottolineato che crede nella rete delle associazioni e si sta muovendo per realizzarla. Rita Trinchi: ”Dobbiamo educare i nostri figli ad essere degli uomini e non dei maschi!” e legge delle massime di artisti e poetesse a tema. Infine a tutti i partecipanti è stato rilasciato l’attestato di partecipazione. Una serata interessante, ricca, culturalmente propositiva e da riproporre.

Franco Lofrano