Rocca Imperiale-24/08/2016: Riscatto sociale raggiunto per il maestro di danza Artan Abedini

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Rocca Imperiale:24/08/2016

Riscatto sociale raggiunto per il maestro di danza Artan Abedini

“Viaggio verso la felicità” è il titolo del libro scritto con il cuore dal Maestro di Danza Artan Abedini, pubblicato da Aletti Editore, e presentato, lo scorso martedì 23 agosto, nella sala conferenze del Monastero dei Frati Osservanti. Al tavolo dei lavori: Giuseppe Ranù (sindaco di Rocca Imperiale), Rosaria Suriano (Assessore alla Cultura), Franco Lofrano (direttore responsabile del mensile “Eco Rocchese”), Lucia Abate (lettrice di alcune pagine specifiche del libro) e l’autore Artan Abedini. Ha aperto i lavori introducendo il tema del libro l’assessore Rosaria Suriano assumendo il ruolo di moderatrice e subito dopo è intervenuto il Sindaco Giuseppe Ranù per il suo saluto istituzionale, complimentandosi con l’autore per l’ottimo lavoro svolto che può rappresentare una utile conoscenza per tante persone la cui sensibilità è portata a considerare le altrui difficoltà. La sfida-ha continuato Ranù-dev’essere quella di costruire una società dove possano coesistere in condivisione delle culture diverse. Franco Lofrano, attraverso i contenuti del libro, ha sottolineato le sofferenze, le fatiche dei lavori umili, le umiliazioni subite, la solitudine e la malinconia dell’immigrato e soprattutto di un clandestino quale è stato Artan, giunto in Italia, in Calabria, a Trebisacce-attraverso un viaggio lungo e insicuro-dall’Albania e da Tirana, in particolare, dove aveva conseguito il titolo di ballerino professionista, di primo ballerino dell’Opera di Tirana nello specifico. Artan è forte, sincero, appassionato della danza, generoso con gli altri e severo ed esigente con se stesso. Artan in Italia dopo tante sfide con il destino riesce a coronare il suo sogno, realizza i suoi progetti di vita e sente di essere una persona felice. In sintesi, quindi, l’esperienza di Artan attesta in maniera esemplare la vicenda umana dell’immigrazione, avventura che accomuna vari uomini del mondo, dimostrando che si può vivere bene insieme affondando le radici in sentimenti genuini, forti di moralità. Artan attraverso le 130 pagine del libro racconta di come ha realizzato il suo viaggio verso la felicità in terra di Calabria, dove ha incontrato Tecla la donna della sua vita, dove sono nati i tre splendidi figli, dove continua a vivere da ottimista e da uomo libero e felice. Riscatto sociale raggiunto. Un libro anche educativo che servirà a ricordare ai figli di Artan, e non solo, che il papà ha lottato per la propria libertà, per una società più inclusiva, per contribuire a offrire alle  future generazioni almeno la speranza di un futuro migliore. Un libro da leggere per le emozioni che riesce a trasmettere, per le riflessioni che suscita e per sapere che la felicità esiste, basta accontentarsi e riconoscerla anche nei piccoli gesti quotidiani. Infine Franco Lofrano ha ricordato ai numerosi intervenuti, che ha definito il popolo di Artan, che l’autore nello scorso mese di luglio ha ricevuto un attestato di merito con motivazione durante la manifestazione del Premio Letterario Nazionale “Davide Aino” -“Memorie a Broglio” . E ancora l’assessore Rosaria Suriano ha letto le toccanti parole di Auguri inviati ad Artan dal maestro regista Pupi Avati che riportiamo:”…..leggerlo per scoprire l’odissea che racconti,  cominciata nel dolore con la morte di tuo fratello Alket nel laghetto albanese, poco prima della fine del regime. Alla tragedia di tanti connazionali in fuga verso un miraggio di felicità a volte tragico sono particolarmente sensibile, avendo prodotto qualche anno fa documentari che raccontavano la situazione in terra d’Albania. Peccato non esserci conosciuti in quell’occasione. Raccontare la vita di un uomo, diceva uno scrittore, è come “recitare una preghiera a bassa voce”.Ti sono grato di questa preghiera e ti faccio tanti auguri per tutto quanto di straordinario potrà e dovrà riservarti la vita, in viaggio verso la felicità”. La poetessa Lucia Abate ha letto delle pagine del libro di Artan riuscendo con la sua voce melodiosa e ritmata a trasmettere chiaramente a tutti i presenti i concetti espressi dall’autore regalando forti emozioni. In sostanza dalla figura di Artan sono emersi chiaramente i suoi immensi sacrifici, la sua professionalità, l’impegno costante, il suo amore per Tecla che ritiene la sua forza, l’amore per la famiglia tutta, e l’amore e la passione per la danza ed ecco perché ha raggiunto la felicità. Franco Lofrano ha voluto ricordare che il maestro Pupi Avati con il film: ”Le nozze di Laura” ha ricevuto tante critiche, ma anche apprezzamenti. Nonostante le proteste però Pupi Avati ha continuato e continua a mostrarsi un Signore verso la Calabria e i calabresi, attraverso scritti e produzione di libri.L’autore,infine, attraverso delle domande di Franco Lofrano e dell’assessore Suriano ha salutato tutti i presenti e raccontato di alcuni avvenimenti che hanno lasciato un traccia profonda nel suo cuore,ma che oggi finalmente guarda al futuro con maggiore serenità grazie all’immutato amore per la sua Tecla,la sua forza e dei sui tre figli a cui si aggiunge la passione per la danza.  A fine lavori non sono mancati i complimenti ad Artan da parte di tutti i convenuti. Una sua giovanissima corsista Costanza Parrotta ha voluto sottolineare la bravura del maestro Artan e anche la sua severità pretendendo il massimo dagli allievi, ma il tutto finalizzato alla formazione della persona in modo da affrontare preparati le difficoltà della vita. Artan , quindi, come maestro di vita. E ancora ad esternare qualche personale riflessione la signora Muzzonigro Elena che:” Semplice ma comunicativo. Sicuramente un racconto propedeutico alla vita. La dignità, la forza, il coraggio, la determinazione, le virtù principali della vita di Artan..(se mi consenti il gioco di parole) un uomo che ha fatto della sfida la coreografia principale della “danza” della sua vita”. La serata si è serenamente conclusa e già sul profilo di facebook di Artan piovono per il maestro di danza i meritati complimenti. Certamente è stato presentato il libro di Artan, ma si può tranquillamente affermare che si è compiuto un viaggio sereno e condiviso che ha condotto tutti verso un momento di crescita.

Franco Lofrano