Trebisacce-03/09/2016: EMOZIONI (di Raffaele Burgo)

           

  EMOZIONI

 

Abbandonate l’apparenza, non v’importi che l’essere”. (Charles Nicolet)

Questo nostro scritto non vuole essere una fredda cronaca dell’evento svoltosi nel corso della serata del 3° settembre, nella splendida location di Piazza San Francesco a Trebisacce, in occasione della presentazione del libro “Sogno” di Ciccio Frangone, anche perché siamo certi che la cronistoria della serata sarà di certo scritta da altri illustri giornalisti.

Ciò che ci proponiamo, con umiltà, è di fare alcune nostre personali riflessioni sulle emozioni che questa suggestiva serata è riuscita a trasmetterci.

L’incontro, moderato magistralmente da Andrea Mazzotta, ha visto gli interventi del Sindaco, Avvocato Franco Mundo, del Vice Sindaco Andrea Petta, dell’Assessore Giampiero Regino, del Professore Antonio Miniaci, tutti estremamente incisivi e che hanno ben delineato la figura di Ciccio Frangone ed il suo attaccamento alle proprie origini, sottolineando la valenza culturale di questi suoi lavori.

Un discorso a parte merita il Maestro Mario Brigante che, con le sue enormi capacità interpretative, riesce a rendere “reali” e “ palpabili” le note del bellissimo libro di Frangone; momenti di commozione quando il Maestro Brigante ha ricordato la ragazzina stuprata a Melito Porto Salvo.

Un plauso particolare a Marco De Paola che, superando l’emozione del momento, ha fatto una attenta e profonda analisi del libro, confermando la sua grande preparazione e dimostrando come, con impegno e passione, si possono conseguire risultati di prestigio, nonostante la giovanissima età.

La serata, oltre alla presentazione del libro di Ciccio Frangone, ha vissuto della beltà dei quadri di Antonio De Paola, autore della copertina del libro stesso. Cosa dire di Antonio De Paola? La sensibilità che lo contraddistingue riesce a trasferirla nella musica e nella pittura, con quella amabilità, dolcezza e riservatezza che sono le doti dei Grandi.

Ogni suo dipinto rispecchia la sua natura ed esprime sensazioni particolari, mostrando in ogni momento l’amore per il proprio paese e l’impegno sociale che lo porta a mettere su tela ciò che il suo cuore gli detta, per cui ogni “disegnino”, come lui umilmente definisce i suoi lavori, rappresenta un tema sociale e tutto ciò riesce a farlo con quella disarmante semplicità che ha sempre animato la sua nobile vita.

Giustamente come lo stesso Frangone ha sottolineato, nel corso del suo intervento, non è necessario essere tutti dei Picasso o dei Ligabue per essere grandi artisti, in quanto basta saper esprimere ogni forma d’arte con il cuore per arrivare a quello della gente. In questo Antonio De Paola è un grandissimo Maestro.

“Sogno” si legge tutto d’un fiato e la storia meravigliosa che racconta, rapisce il lettore, immergendolo in quella spiritualità semplice ma profonda che accompagna la vita di Ciccio Frangone.

Pablo Neruda diceva che “ un poeta deve essere sempre innamorato”. Ciccio Frangone è innamorato di Dio e questo amore lo porta a realizzare lavori che lasciano con il fiato sospeso, trasportandoci in luoghi, storie e ricordi meravigliosi.

In tutti i suoi lavori ci sono stupori di fanciullo, ricco interiormente. Un viaggio assieme con i suoi sogni, le sue inquietudini, le sue ansia e le sue speranze.

Ha convinzioni significative per il recupero di valori che sembrano perduti. Un personalissimo “stile”, capace di trasmettere ogni volta momenti di forti emozioni.

Gli intervalli con la musica di Antonio De Paola, la cui voce viene dal cuore, ha fatto sì che i numerosi presenti fossero trasportati in un mondo fatto di sentimento profondo, quello che sembra essersi disgregato a causa della rincorsa sfrenata verso le superficialità della vita moderna.

Seguire un ramo per trovare la foglia, risalire un fiume per scoprirne la sorgente” ( Lu Ji, poeta cinese del secondo secolo dopo Cristo). Ci sono persone che salgono su una barca e attraversano il mare. Ci sono persone che seguono il ramo per trovare la foglia e che risalgono il fiume per scoprirne la sorgente. Ebbene, Frangone e De Paola, in questo loro percorso in comune, hanno voluto risalire il fiume per scoprire la sorgente dalla quale nascono i valori veri e le emozioni profonde.

Riuscendovi appieno.

Grazie! Grazie per questa serata all’insegna della pulizia etica e per averci dimostrato, ancora una volta, che quando è il cuore che parla non vi è nulla di retorico, ma ogni parola, ogni dipinto, ogni nota musicale giungono all’anima.

RAFFAELE BURGO