Trebisacce-07/10/2016:Protesta contro il degrado della Linea Ferroviaria Jonica: assenti ingiustificati i sindaci dell’Alto Jonio Cosentino che non hanno partecipato alla manifestazione “Riprendiamo il treno”

TREBISACCE Protesta contro il degrado della Linea Ferroviaria Jonica: assenti ingiustificati i sindaci dell’Alto Jonio Cosentino che non hanno partecipato alla manifestazione “Riprendiamo il treno” di venerdì 30 settembre indetta dalla Rete Associazioni FIBC “Ferrovia Ionica Bene Comune”. A muovere l’appunto ai sindaci assenti, definiti “silenti e distanti” dal problema è stata la R.A.S.P.A. (rete autonoma Sibaritide-Pollino per l’autotutela). «All’evento, – si legge nella nota della rete – che ha ottenuto visibilità da parte di testate giornalistiche ed emittenti televisive locali, hanno preso parte sia cittadini comuni che sindaci di molte città della costa jonica ma ancora una volta hanno brillato per la loro assenza i rappresentanti istituzionali dell’Alto Jonio cosentino, confermando così, con la loro latitanza, la volontà di lasciare tutto nell’arretratezza in cui versa la rete ferroviaria calabrese, con stazioni chiuse da anni e treni che si vedono passare sempre più raramente, anch’essi da rottamare». In realtà dal resoconto della manifestazione effettuato a posteriori dall’associazione è emerso che la protesta ha avuto successo su tutta la linea jonica a Sud di Rossano, con una folta presenza di sindaci e di utenti nelle stazioni ferroviarie ormai dismesse e con punte di maggiore partecipazione a Crotone, a Cariati, a Mandatoriccio, a Rossano…, ma la stessa è passata quasi inosservata nell’Alto Jonio cosentino, come al solito sonnacchioso e indifferente. Eppure l’emblema dell’abbandono è rappresentato dal grave declassamento della stazione di Sibari e della linea Sibari-Metaponto dove i treni non esistono più e al loro posto scorazzano gli autobus sostitutivi. «E’ facile immaginare – hanno commentato con una certa ironia gli attivisti della Raspa – che i sindaci abbiano avuto impegni improrogabili al fine di evitare quegli argomenti che hanno come scopo il bene comune e la consapevolezza dei diritti che spettano ai cittadini. Per fortuna – hanno confermato gli stessi – più a Sud la protesta, dal carattere simbolico e pacifico, è riuscita ed è stato raggiunto l’obiettivo degli organizzatori e delle istituzioni presenti di sensibilizzare la popolazione per rivendicare insieme il diritto ad una mobilità che deve adeguarsi allo standard europeo. Più a Sud – ha concluso la Raspa – si è capita l’importanza di avere un sistema ferroviario funzionante, per la popolazione residente e per quel turismo che, dalle nostre parti, rimane solo uno slogan che circola di bocca in bocca nei periodi estivi, declamato anche da persone che, come i sindaci, spariscono, si rintanano nei loro palazzi lasciando a “pochi” il dovere di battersi per i diritti di “tutti”».

Pino La Rocca