Albidona-15/10/2016:SUSSULTI D’ANIMA

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SUSSULTI D’ANIMA

 

Quando abbiamo avuto modo di leggere , per la prima volta, le poesie di Giovanni Aurelio, e di apprezzare i suoi quadri, ci siamo resi conto immediatamente che le emozioni che trasparivano dai suoi versi e dai suoi dipinti appartenevano ad un retaggio emozionale fuori dal comune.

Giovanni Aurelio, originario di Albidona e legatissimo alle sue radici, è innamorato della luce. Le sue sensazioni sono tutte conto le tenebre dell’anima. C’è desiderio di luce per illuminare la mente e il cuore.

La realtà prosaica che è diversa dai sogni non intristisce il poeta, ma accresce i suoi sogni di purezza e di luce.

Ha nostalgia di vivere con la sete della bontà, ha nostalgia di mondi migliori.

Una poesia la sua che è fonte di anelanti speranze ad altezze spirituali, sogno e canto, aspirazione verso l’alto, attesa d’immensità mai vedute.

Tra l’assordante fracasso del mondo moderno il battere del cuore, la voce dell’anima, essenza umana e divina, non mendace, non illusoria.

Giovanni  non può non avere una visione di vita superiore e aspirazioni verso di essa, ma non si allontana dalla realtà quotidiana con i suoi affanni.

Poesia e pittura, un abbinamento ricco di generosità, di coerenza della fede, esercizio del bene.

Giovanni Aurelio mette amore in tutte le sue azioni e la sua poesia, in un perfetto connubio con la sua pittura, è come la spiritualizzazione della sua esperienza ricca di tesori di bontà.

La sua Arte è come una mano generosa che versa speranza, balsamo per gli affanni, che sollecita bisogno di elevazione verso idealità morali, contro le malattie dello spirito.

Arte che fiorisce e si dilata verso la prima, vera luce, quella dei primi albori del mondo, quella della idealità, dei sentimenti veri, puliti e profondi.

Il grande artista Renoir diceva:” Se immersi nel silenzio si sente squillare il campanello, si ha l’impressione che il rumore sia più stridente di quanto lo sia in realtà. Io cerco di far vibrare un colore in modo intenso come se il rumore del campanello risuonasse in mezzo al silenzio”.

Ecco, questo è ciò che Giovanni riesce a fare con grande spontaneità, infatti i colori delle sue tele sembra che parlino a coloro che hanno la gioia di ammirarle.

Ci sono pittori che dipingono il sole come una macchia gialla, ma ce ne sono altri che, grazie alla loro arte e intelligenza, trasformano una macchia gialla nel sole.

Uno di questi è il Maestro Aurelio, apprezzato ovunque, proprio per la sua capacità di sapere esprimere le proprie emozioni attraverso una forma artistica.

L’artista è colui che non ha schemi mentali, pertanto Giovanni Aurelio mette sulla tela e scrive sui fogli tutto ciò che gli si sprigiona dall’animo, facendo in modo che il lavoro ultimato, sia esso una poesia o un dipinto, dia sensazioni ed emozioni incredibili.

Quando lui dipinge e quando scrive, è come se una mano misteriosa guidasse i suoi gesti, come se un qualcosa di profondamente sensibile gli dicesse come andare avanti nel suo lavoro. Aurelio riesce a trasmettere a chi guarda un suo quadro oppure a chi legge una sua poesia, delle sensazioni particolari, perché ne parla con un tale fervore e passione, ma con grande umiltà, che chiunque ne resta affascinato profondamente.

Il vero artista è colui che fa quello che sa fare, benissimo e con originalità.

La massima che egli ha fatto sua è quanto disse Jim Morrison, e cioè che “ L’ arte è la più intensa forma d’ individualismo che il mondo conosca”.

Auguriamo a Giovanni ancora tanti successi, certi che il suo lavoro lascerà un’impronta precisa nel mondo dell’Arte, proprio perché i suoi dipinti e le sue poesie vengono, soprattutto, dal cuore, e per questo hanno un’anima pulsante dentro di loro.

Semper ad maiora.

RAFFAELE BURGO