TREBISACCE-30/10/2016: Assunzioni di fine mandato e in spregio alla normativa vigente, o applicazione corretta delle norme e integrazione di una pianta organica che presenta enormi criticità soprattutto nell’area della Polizia Municipale?
TREBISACCE Assunzioni di fine mandato e in spregio alla normativa vigente, o applicazione corretta delle norme e integrazione di una pianta organica che presenta enormi criticità soprattutto nell’area della Polizia Municipale? Se ne saprà di più quando le procedure concorsuali saranno completate ma questo è l’argomento che in questi giorni, sullo sfondo di una campagna elettorale iniziata con largo anticipo, sta dividendo le forze di Opposizione e l’attuale Maggioranza la quale nei giorni scorsi ha avviato le procedure per la stabilizzazione di n. 2 Vigili Ausiliari che prestano servizio alle dipendenze del Comune da diversi anni e che aspirano, legittimamente, ad entrare nella pianta organica del Comune. La Minoranza, attraverso la citazione di norme e di articoli di legge, sostiene trattarsi di un “espediente elettorale” destinato a fallire in quanto non ricorrerebbero le condizioni giuridiche per procedere all’assunzione dei due Vigili mediante l’avvio di un concorso “interno” senza ricorrere alla mobilità “esterna”, sia pure con riserva di posti per il personale interno da cui, però, sarebbe esplicitamente esclusa la Polizia Municipale. L’esecutivo comunale, da parte sua, appellandosi ad una norma introdotta dalla Finanziaria 2015, si sente al sicuro in quanto verrebbe superato l’obbligo del “riassorbimento del personale in servizio presso le soppresse Amministrazioni Provinciali e presso le città metropolitane” e intende andare avanti e concludere la procedura concorsuale anche per “premiare” il lavoro svolto per tanti anni con impegno e zelo dai due Vigili Ausiliari Serafino Malucchi e Francesco Rugiani. Da parte loro i due Ausiliari, forti di una sentenza del Giudice del Lavoro che ha riconosciuto loro ben sette anni di servizio effettivo alle dipendenze del Comune, sperano che ad avere ragione siano gli amministratori in carica e che comunque vengano evitate ulteriori e dannose lungaggini giuridiche.
Pino La Rocca