Roseto Capo Spulico-18/12/2016: Il Museo delle conchiglie cerca casa

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ALTO JONIO Il “Museo delle conchiglie” realizzato dalla Fondazione “Roberto Farina” e ospitato a Roseto Capo Spulico è conosciuto in tutta Italia ma non viene sufficientemente valorizzato nell’Alto Jonio come marcatore identitario per contribuire a destagionalizzare il turismo. Se n’è reso conto il dottor Antonio Farina partecipando da osservatore alla 38^ “Mostra di Minerali Fossili e Conchiglie” svoltasi presso “Ergife Palace Hotel” di Roma il 3 e 4 dicembre scorsi organizzato dal Gruppo Mineralogico Romano. Per la cronaca va ricordato che il Museo Malacologico di Roseto, frutto della passione e della generosità del suo fondatore, appunto il dottor Farina, vanta la bellezza di oltre 20mila esemplari di conchiglie provenienti da tutti i mari del mondo. Si tratta del secondo Museo in Italia per numero di esemplari dopo quello di Cupra Marittima in provincia di Ascoli Piceno, che ogni anno accoglie tantissimi visitatori, soprattutto scolaresche provenienti da tutto il Sud-Italia. Un Museo che però rischia di sloggiare dall’Alto Jonio perché gli amministratori locali, tranne quelli di Roseto, non ne hanno finora capito la valenza culturale e l’importanza come possibile attrattore turistico e non sono riusciti finora a destinare al Museo una sede adeguata. «La mia partecipazione alla Mostra Malacologia di Roma – ha scritto il dottor Farina che sogna di poter trasferire il Museo presso il prestigioso e riqualificato “Granaio” di Roseto – mi ha dato la possibilità di incontrare collezionisti e operatori commerciali del settore ed ho potuto constatare, con mia grande sorpresa, che il nostro Museo delle Conchiglie è una realtà conosciuta a livello nazionale. Ma nell’Alto Jonio e nella Sibaritide, – ha aggiunto il presidente della Fondazione – esistono tante altre belle realtà che potrebbero soddisfare i palati delle persone amanti della cultura. E’ perciò arrivato il momento di lavorare tutti insieme per mettere in rete le risorse di cui disponiamo per favorire il turismo anche fuori dal periodo estivo».

Pino La Rocca