ALTO JONIO-24/12/2016: I tre comuni più popolosi dell’Alto Jonio (Trebisacce, Villapiana e Amendolara), con una popolazione complessiva di circa 20mila abitanti, hanno aderito al nascente “Piano di Azione Locale della Sibaritide” –

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ALTO JONIO I tre comuni più popolosi dell’Alto Jonio (Trebisacce, Villapiana e Amendolara), con una popolazione complessiva di circa 20mila abitanti, hanno aderito al nascente “Piano di Azione Locale della Sibaritide” – Società consortile a responsabilità limitata che è il nuovo organismo comunitario destinato a prendere il posto del Gruppo di Azione Locale (G.A.L.) ed hanno approvato, in consiglio comunale, l’Atto costitutivo  e lo Statuto societario. Seppure a fatica e tra non poche resistenze, si vanno dunque definendo i contorni del nuovo Pal-Sibaritide che intende uscire, seppure a fatica, dai confini più angusti dei Gal per diventare il PAL dell’intera Sibaritide, con un’area geografica che va da Rocca Imperiale a Cariati che abbraccia circa 40 comuni piccoli e grandi tra cui Corigliano e Rossano. Il cammino verso la fusione dei 3 Gal pre-esistenti (Alto Jonio-Sila Greca e Basso Jonio) non è semplice perché nell’unificazione degli organismi direttivi sono in ballo diverse poltrone, ma la strada è quella e bisogna farsene una ragione. E’ infatti l’Unione Europea, da cui provengono gran parte dei finanziamenti, a dettare le regole: non si programma più per singoli comuni e neanche per piccoli ambiti territoriali, ma per “aree vaste” e per territori omogenei, com’è appunto il territorio che va da Rocca Imperiale a Cariati, con un’area geografia distribuita sull’asse mare-monti, con una storia comune, quella della Magna Grecia e con enormi potenzialità da capitalizzare attraverso progetti integrati e sovra-comunali. A tirare le fila di questo faticoso processo di unificazione territoriale è il vice-presidente dell’ex Gal Alto Jonio “Federico II” Franco Durso che ha dato prova finora di abilità e lungimiranza, grazie al quale il Gal Alto Jonio ha conosciuto una stagione di successi, con circa 40milioni di investimenti di fondi strutturali, di cui hanno beneficiato ben 47 aziende appartenenti ai 14 comuni del Gal Alto Jonio, con una importante ricaduta in termini di crescita economica e in termini occupazionali. I P.A.L., come del resto i Gal, come è noto, nascono come sostegno all’agricoltura, alle attività rurali e al turismo ed hanno come asse portante il partenariato pubblico-privato, una strategia rivelatasi vincente perché tende a generare un circuito virtuoso tra l’imprenditoria privata e le istituzioni pubbliche. In questa ottica la regione Calabria, già all’inizio del 2016, ha approvato il P.S.R. ‘14/’20 ed è quindi arrivato il momento, per tutti i comuni, di superare gli indugi e di aderire al nuovo soggetto per non perdere uno degli ultimi treni che l’Unione Europea offre al Mezzogiorno d’Italia ed in particolare alla Calabria.

Pino La Rocca