Trebisacce: 28/01/2017: Gli studenti del Filangieri ricordano l’Olocausto (di Anna Ambrosio)

L’angoscia della separazione, il dramma della spoliazione della propria identità, fino alla completa distruzione: queste sono le tragiche immagini che tornano alla mente pensando all’Olocausto. Il Giorno della Memoria, l’Istituto ITS Gaetano Filangeri di Trebisacce, il giorno 27 Gennaio alle ore 9:30 apre le porte dell’Aula Magna per accogliere i ragazzi del terzo, quarto e quinto anno dell’indirizzo turistico a trascorrere due ore per la commemorazione del genocidio nazifascista degli ebrei che ci pone ‘prepotentemente’ dinanzi a riflessioni sul senso della vita, sul ruolo della democrazia negli stati e della sua assenza, sulla dignità e il rispetto di ogni vita umana. Per cambiare modo di trascorrere questo giorno importante, è stato pensato di lasciare libero sfogo all’immaginazione di noi ragazzi. Di non guardare un semplice film che ci mostri il dolore che gli ebrei hanno passato, o del crimine che i Nazisti hanno compiuto, ma bensì di essere noi ragazzi i protagonisti, per farci entrare al meglio all’interno di questo giorno, per comprendere il vero senso che ci spinge a staccare anche solo per due ore dalla solita routine scolastica, per riflettere, per pensare, o come si dice ‘PER NON DIMENTICARE’. La professoressa Algieri, ha preferito lasciare fare a noi, anche per vedere se eravamo all’altezza della situazione. Un gruppo di ragazze si sono organizzate programmando una scaletta che riguardava l’apertura dell’incontro parlando della storia, in sintesi, dell’Olocausto, approfondendo la tematica della Shoah in relazione al mondo contemporaneo, e parlando soprattutto dell’attualità, appunto, perché questo modo di essere ‘razzisti’ continua ancora oggi verso gli immigrati che occupano il nostro paese. Di ciò se ne è occupata Ludovica Giorgio, della classe IV. In seguito è stato proiettato un video con spezzoni di film riguardanti la Shoah, che si concludeva con la lettura della poesia ‘Se questo è un uomo’ di Primo Levi. Di ciò se ne è occupata Lucrezia Gatto, della classe IV. Subito dopo il video, devo dire molto straziante, Felicia Pitrelli (della classe III) e Anita Chiappetta (della classe V) hanno letto la poesia ‘Inno per la gioventù condannata’ di Wilfred Owen con commento. Rimanendo sul tema poesie, Luana Apollaro e Alessia Oriolo (entrambe della classe V) ci hanno letto la poesia ‘Aprile’ scritta da Anna Frank. E ancora, Rebecca Scura (della classe III) ci ha spiegato il significato del dipinto ‘Per non dimenticare’ di Riccardo Battigelli. Questo modesto dipinto a olio su cartonato, vuole essere un umile gesto di Memoria e “per far ricordare…”. Carmela Ferraro (della classe III), invece, ci ha parlato, in breve, di un romanzo scritto da John Boyne, ambientato nel campo di concentramento polacco, auschwitz. Il romanzo si intitola ‘Il bambino con il pigiama a righe’’. Continuando, Ambrosio Anna (III) Roberta Bruno (III) e Noemi Aleardi (IV) ci hanno raccontato tre storie, o meglio, tre testimonianze di persone che sono riuscite a salvarsi dai campi di concentramento nazisti. Persone che non hanno mai volute cancellare quel numero marchiato sul loro braccio, per non dimenticare. Persone che ogni anno ritornano in quei campi di concentramento, per non dimenticare. In una di queste testimonianze, una donna disse: «Finché le forze me lo permetteranno, continuerò a tornare». Per concludere, Lucrezia Gatto ha cantato la canzone ‘Auschwitz’ brano di Francesco Guccini, che ha reso, si può dire, l’evento più intenso. Finito di parlare il resto degli alunni, seduti a guardare come svolgevamo il nostro compito, hanno iniziato a battere le mani, con una lacrima che rigava il loro viso ed uno sguardo che estrapolava dolore. La Professoressa Algieri si è alzata contenta del nostro lavoro svolto, e si è complimentata con ognuno di noi. Personalmente, posso solo dire che fare qualcosa di diverso, cambiare, ci aiuta a comprendere meglio, e ‘’Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario’’. Saluti dall’Istituto Tecnico Statale “Gaetano Filangieri”.

 

Ambrosio Anna