Trebisacce-28/03/2017: All’ITS “Filangieri” la simulazione di un Processo

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Trebisacce: 28/03/2017
Al Filangieri: il processo simulato per evitare processo vero
Il prossimo 1° Aprile il gruppo di studenti si esibirà a Castrovillari.
“Il processo simulato per evitare processo vero”, su questa interessante simulazione teatrale si è svolto l’incontro al Filangieri, stamattina 28 marzo, che ha coinvolto tutti gli studenti presenti e docenti. Oltre agli studenti protagonisti nelle vesti di attori anche docenti in servizio che hanno seguito con interesse i lavori. A coordinare i lavori e a seguire, momento dopo momento, gli studenti attori sono intervenute da Castrovillari le esperte: Chiara Caruso (Stagista presso il Tribunale dei minori di Catanzaro) e la Psicoterapeuta Florio Anna.  A porgere i saluti la dirigente scolastica Prof.ssa Consolata Piscitiello e a coordinare i lavori degli studenti la Prof.ssa Mariella Gioia. Un momento di impegno delicato per gli studenti, ma riceveranno in cambio nuove consapevolezze. Il progetto educativo “Ciak: un processo simulato per evitare un vero processo”, voluto dal Tribunale dei minori di Catanzaro, e in particolar modo dal Presidente dott. Luciano Trovato, in collaborazione con il M.I.U.R. – Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria, ha visto gli alunni dell’istituto “Filangieri”, impegnati a ricostruire le varie fasi dibattimentali e a interpretare i personaggi del processo penale dei minori. Il collegio del tribunale, giudici togati e onorari, pubblico ministero, testimoni, cancelliere, pubblico ufficiale, avvocati, imputati, assistente sociale, che hanno ricostruito la storia di Gaia, vittima di cyber bullismo.  Gaia ha tentato di togliersi la vita, a causa di coloro che lei credeva essere suoi amici. Le sue foto, scattate in occasione di una festicciola innocente, vengono modificate. Il suo viso associato, tramite fotomontaggi, a scene di pornografia viene postato su whatsApp e condiviso da tanti, da troppi. Lei diviene oggetto di scherno e, sola e incompresa, cerca di suicidarsi. Durante il processo si cerca di ricostruire la vicenda per risalire ai responsabili. Tre amici e tra loro il ragazzo di cui Gaia era innamorata. Alla fine la sentenza, la giustizia riparativa che cerca di reintrodurre nel contratto sociale colui che è venuto meno alla fiducia e al patto della Legalità, perché le regole non sono un limite alla libertà, ma consentono di realizzarsi personalmente e socialmente. E’ uno dei modi, quello del teatro, per diffondere la legalità e gli studenti ne hanno piena consapevolezza. Il prossimo 1° Aprile reciteranno all’interno del Tribunale di Castrovillari e all’emozione che vivranno aggiungeranno tante gratificazioni.
Franco Lofrano