Trebisacce-09/04/2017: I bambini, i giovani e il perdono i protagonisti della Domenica delle Palme.

sdr
dav
dav
dav
sdr
dav
dav
dav
dav
dav
bty
sdr
sdr
dav
sdr
sdr
sdr
dav
sdr
sdr
dig
dig

 

 

Trebisacce:09/04/2017
I bambini, i giovani e il perdono i protagonisti della Domenica delle Palme.
E’ iniziata oggi, 9 aprile, la settimana Santa  che celebra il mistero della morte e risurrezione di nostro Signore Gesù. Oggi si è celebrata la Domenica delle Palme, la festività religiosa che segna l’inizio della Settimana Santa che si concluderà a Pasqua, il 16 aprile. La ricorrenza, detta anche ‘Domenica della Passione del Signore’, ricorda l’entrata trionfale di Gesù a Gerusalemme, quando la folla lo accolse al grido di Osanna sventolando rami di palma, simbolo del trionfo del Messia, rifacendosi ad un’antica tradizione ebraica. Per questo motivo, ancora oggi c’è l’usanza di distribuire rametti di ulivo e di palma benedetti durante la liturgia della Domenica delle Palme in segno di pace e prosperità.
La celebrazione della Santa Messa della Passione è stata preceduta dalla processione delle Palme che è partita dalla Parrocchia Madonna della Pietà e ha percorso le strade attorno alla Parrocchia per farvi poi ritorno. Con la processione è Gesù stesso che presenta già la sua morte in un clima trionfale di vittoria. La nostra partecipazione a questa liturgia ci impegna a seguire Gesù Cristo lungo il suo cammino. I fedeli sono tutti radunati nella piazza Matteotti, ai piedi della gradinata della Parrocchia, in attesa della benedizione dei rami di ulivo o di palma. Il Parroco Mons. Gaetano Santagada, con accanto il Diacono Sebastiano Indraccolo e l’accolito Eduardo Magnelli, attorniati da numerosi giovanissimi chierichetti, ha dato il via all’antifona con il canto:” Osanna al Figlio di Davide. Benedetto colui che viene nel nome del Signore: è il Re d’Israele. Osanna nell’alto dei celi”. Il sacerdote ha benedetto i numerosi ramoscelli d’ulivo e le Palme, che, dopo la processione, saranno portate nelle case come segno di Fede e di Pace.  Mons. Gaetano Santagada durante la sua coinvolgente omelia ha, tra l’altro, esternato che: “Oggi entriamo nella settimana Santa…Gesù è nato, si è fatto uomo per  morire in croce e per dare a noi la salvezza. Gesù è stato accolto trionfalmente e il venerdì successivo, venerdì Santo, fu condannato a morte dopo aver subito un processo che di giustizia umana ha poco. Quello che noi oggi chiamiamo giudice e che avrebbe dovuto giudicare se ne lava le mani come a dire vedetevela voi. In questa realtà umana si inserisce la trama della economia della salvezza secondo la quale Gesù dovrebbe essere condannato a morte dagli uomini. Gli uomini del tempo sono rei di questo grande delitto che il signore ha perdonato, ma ciò non toglie che è un grande peccato. Gesù viene condannato a morte con la crocifissione. Gesù morì in croce. Ma prima di morire è stato condannato, schernito, sputato in faccia, gli fu messa una corona di spine,  ecc. ecc. Il Vangelo di oggi si chiude con il centuriano che dice: ”Davvero costui era Figlio di Dio!”.
Nel vivere la settimana Santa, perché ricordiamo tutti i misteri, vogliamo proporre alla comunità cristiana, bambini e adulti, un modo per  condividere il fatto che tutti possono chiedere perdono e riconciliarsi con Dio e fare del bene e amare il prossimo.
Franco Lofrano