Trebisacce- 10/05/2017: Francesco Fusca consegnato alla storia

Trebisacce: 10/05/2017

Francesco Fusca consegnato alla storia

 

La Giornata Mondiale del Libro e della Poesia dedicata alla Memoria dell’Ispettore emerito del MIUR Francesco Fusca. L’evento culturale, co-organizzato dall’II-IPSIA-ITI “Aletti”, diretto dalla Prof.ssa Marilena Viggiano, e dal Club per l’Unesco di Trebisacce, presieduto dal Dott. Franco Maurella, ha voluto accendere i riflettori per ricordare l’amico e l’uomo di elevato spessore culturale, si è svolto nell’aula Magna dell’Ipsia, martedì 9 aprile. A porgere i saluti la dirigente scolastica Marilena Viggiano, il sindaco Franco Mundo e il Presidente Club per l’Unesco di Trebisacce Franco Maurella. Sono intervenuti per l’occasione l’editore, giornalista e direttore responsabile della testata on line “Diritto di Cronaca” Emanuele Armentano, il docente e scrittore Giuseppe Marasco, il docente emerito dell’Unical Giuseppe Trebisacce e l’alunna dell’Istituto Aletti,  Paola Palopoli che ha declamato le poesie: Amare l’amore e Ciao,Pablo!. Nel ruolo di Moderatrice e Conduttrice la Prof.ssa Mirella Franco (Collaboratrice del DS-Istituto “Aletti). La sala al buio e un silenzio assoluto e in fondo un video che riproduceva varie immagini dell’ecclettico uomo di cultura Francesco Fusca. Si riaccendono le luci e fanno ingresso i vari relatori e Mirella Franco introduce l’evento e sottolinea l’empatia che il Fusca riusciva a creare nei rapporti interpersonali. La dirigente Viggiano ha precisato che non ha avuto il piacere di conoscere Fusca, ma attraverso i suoi scritti ha apprezzato l’alto spessore culturale di questa persona. Il sindaco Franco Mundo lo ha ricordato come l’uomo impegnato nella scuola, innamorato della vita e anche della città di Trebisacce e fiero delle sue amicizie. Grazie!-ha detto Mundo- Per tutto ciò che hai saputo trasmetterci e donarci. Per Franco Maurella oltre ad essere un uomo di cultura era anche un socio Unesco con cui ha condiviso tanti eventi culturali. “Mi chiamava perché mi voleva sempre con lui agli eventi”, ha ricordato Maurella. Ha scritto veramente tanto ed è stato un vero punto di riferimento culturale. L’Amministrazione di Oriolo era già pronta per offrirgli la cittadinanza onoraria.  Emanuele Armentano, nipote di Fusca, ha raccontato che lo zio amava andare a pesca. Ci andavano spesso insieme e si alzava alle 5 del mattino per rientrare a mezzogiorno. Lavorava tanto e produceva moltissimo. E’ stato insegnante, scrittore, poeta. Ha fatto di tutto. Con mio cugino Jhonny, figlio di Fusca, mi sono preso cura dello studio dove albergava ‘la follia’. Conservava tutte le locandine e riusciva a fare più di un evento nello stesso giorno. Un uomo che aveva un grosso impegno all’interno della società. Il prossimo 30 giugno si ricorderà il primo anno della sua morte e il suo operato sulla terra è stato alto e spero che sia riuscito a dare tanto a tutti voi. Mirella Franco : Fusca pescatore e nello stesso tempo sapeva lavorare no stop. Amava stare con gli amici in comitiva e sapeva parlare ai giovani. Sapeva parlare con tutti e nello stesso modo. Intanto in sala seduta in prima fila la moglie che visibilmente emozionata seguiva con attenzione i lavori dell’evento. Al centro della sala la già dirigente scolastica del Filangieri Clara Latronico con la quale il Fusca aveva organizzato una serie di eventi culturali e di alto spessore. Giuseppe Marasco: “Con l’Ispettore Emerito Fusca ho condiviso progetti, lavori e cenette. Avevamo in comune la stessa passione per la letteratura”. Plurismo, variegato, multiplo: c’era sempre due volta Fusca. Sempre pronto a puntarmi l’indice: ”Dai pigrone! Non lamentarti sempre! Abbiamo l’eternità per riposare!”. Da qui il Marasco ha iniziato ad elencare una serie infinita di persone che in vari momenti hanno operato con Fusca. Negli anni in cui si è verificato un cambiamento per la letteratura dell’infanzia, Fusca è sceso in campo e ha iniziato a scrivere usando un linguaggio adatto ai bambini. Vi affronta anche l’aspetto affettivo. Riesce a dimostrare come una disavventura può diventare opportunità didattica. E anche il tema del lutto è presente negli scritti di Fusca che rompe i legami affettivi molto forti. Dei suoi libri ne ha curato anche l’impaginazione. Da qui il Marasco inizia l’elenco, seppure per sintesi, dei libri scritti dal Fusca. Nei suoi libri appaiono anche tanti personaggi magici e sapeva usare le parole con gusto e maestria. Riusciva a far venire fuori dei personaggi fantastici usando dei pezzi di legni di scarto. Valorizzare un pezzetto di legno, uno scarto significa dare un grande valore ambientale. Per il Prof. Giuseppe Trebisacce occorre parlare di riscatto sociale: maestro, direttore didattico, Ispettore Miur. Al modello di insegnante come riproduttore della Cultura tradizionale aggiunge quello della ricerca desunto dalla migliore didattica e pedagogia rifacendosi al Prof. Mazzetti di Salerno suo punto di riferimento. Faceva riferimento alla centralità dell’allievo e ha preso in considerazione gli stili di apprendimento. Il sistema formativo integrato negli anni 70 affidava la formazione ad altre agenzie compresa la TV seppure nata con altre finalità. Fusca ha esercitato sempre il suo ruolo con una grande autonomia di giudizio. Il suo profilo culturale è alto e si nutriva sempre di buona lettura. Il merito di Franco è stato quello di inserire nella sua larga cultura anche il filone cattolico. Orientamento laico e cattolico che è riuscito a farne felice sintesi culturale. Si schiera con i deboli, con il “dopo di noi” e riflette e scrive tanto su questo tema. “L’auspicio è che si faccia tesoro della sua lezione e che si dia la giusta collocazione nella storia della cultura in Calabria”. Il docente dell’Ipsia Tommaso Stamati lo ricorda in lingua albanese perché il Fusca era di Spezzano Albanese e gli invia dal tono usato un messaggio di sentimento amichevole e culturale…in ricordo. Infine al microfono interviene la moglie di Fusca, Clelia Rimoli, che:” Forse mio marito starà dicendo…di chi state parlando? Io sono qui, non sono morto!”. Seppure fortemente commossa la Signora Fusca legge una poesia che emoziona tutti i presenti.

Franco Lofrano

Tommaso Stamati
Paola Palopoli