Trebisacce-06/06/2017:I venticinque anni di ordinazione sacerdotale di Don Vincenzo Calvosa (di Pino Cozzo)

foto di Claudia Arcuri

I  venticinque anni di ordinazione sacerdotale di Don Vincenzo Calvosa

di Pino Cozzo

 

L’ordinazione sacerdotale costituisce un momento alto e nobile di avvicinamento al Signore. E’ il modo più autentico di pronunciare il “fiat voluntas tua”, che chiama a vivere la radicalità del Vangelo in tutta la sua perfezione e la sua condotta. I sacerdoti rappresentano il Cristo vivo, presente in mezzo all’umanità, sono intercessori presso il Padre a favore della comunità cattolica, e parrocchiale, in molti casi. Vivono a contatto con la gente, ne conoscono gioie e sofferenze, le condividono con loro, pronunciano parole di conforto, se necessario, sono guide spirituali in nome del Cristo, che ha lasciato loro il compito di perpetuare il Suo ministero, lo reincarnano quotidianamente nella celebrazione eucaristica, spezzano quel “pane eterno della vita” con il popolo santo di Dio, si immergono nella contemplazione del mistero ed esercitano il loro servizio con uno zelo appassionato e paziente, che scuote e coinvolge. Per noi parrocchiani della Parrocchia Cuore Immacolato della B.V.M., il giorno 2 maggio u.s. è stato un giorno particolare di grazia, uno di quei giorni speciali, non solo perché volentieri si accolgono tante eccelse personalità, perché si celebra una solenne liturgia eucaristica riuniti nel nome del Signore Gesù, ma anche perché la bontà infinita del Padre celeste ci ha fatto vivere un evento che per noi ha il sapore dell’eccezionalità: il 25° anniversario di consacrazione al sacerdozio del Nostro parroco, Don Vincenzo Calvosa. La bontà del Signore si è ancora una volta materializzata nella nostra Chiesa, per farci gustare questi momenti di comunione e di preghiera. Vogliamo ringraziare il Signore per averci concesso benevolmente di incontrare e conoscere Don Vincenzo che tutti stimano, tutti apprezzano, tutti amano, per le sue doti di disponibilità, di accoglimento, di prodigalità, all’interno delle comunità religiose nelle quali opera ed ha operato nel passato. Il suo è il volto del sorriso, della buona predisposizione verso l’altro; la sua è la parola che conforta, che consiglia e che a volte, ma raramente, rimprovera, sempre a fin di bene; la sua è la figura giovanile e gioviale  di chi ha trascorso la sua vita al servizio degli altri, del prossimo, delle comunità in cui opera. Il suo viso è raramente, anzi quasi mai, triste, è il viso di chi ha il Signore nel cuore, di chi lo ha incontrato e si è dato a Lui totalmente.  La sua è una disponibilità incondizionata, verso il Signore e verso la gente, che ama pienamente e che lo ama in maniera totale. Le porte della Chiesa e del suo ufficio sono aperte a tutti, per l’ascolto, il consiglio, il conforto, il perdono; nessuno ha mai ricevuto un rifiuto, un duro rimprovero, uno sguardo contrariato. E’ vero: se queste devono essere le caratteristiche di un sacerdote, egli le impersona appieno.  Da apostolo delle genti, la sua è ed è stata una dedizione a tutti, ma la sua attenzione si sofferma sempre e soprattutto sui giovani, in cui crede, che ha formato, come sacerdote e come educatore, perché sono il futuro dell’umanità ed hanno soprattutto bisogno di sostegno, di consigli e di una guida. La famiglia giustamente  lo ama, gli amici giustamente lo stimano, i parrocchiani giustamente lo invocano, i suoi superiori giustamente lo apprezzano. Noi  vogliamo ringraziare il Signore per averci concesso la possibilità di conoscerlo, di godere della sua amicizia, di ascoltare i suoi consigli, di far tesoro dei suoi ammonimenti, e vogliamo soprattutto pregare Iddio affinché, se la Sua grazia e la Sua misericordia sono concesse a quelli che lo amano e che Lui ama, voglia Egli custodirlo nella sua benevolenza, bontà e misericordia, e concedergli salute e lunga vita, per condividere, con chi gli sta accanto, i suoi tesori. Una Messa, sentita e solenne, in suo onore, ed anche per ricordare il biennale di ordinazione episcopale del vescovo della nostra Diocesi, S.E. Mons. Francesco Savino, presente alla funzione, insieme con un numeroso gruppo di confratelli sacerdoti, è stata celebrata nella serata del giorno 2 maggio, con una festa conclusiva, cui ha partecipato anche il vescovo, insieme con un nutrito numero di parrocchiani e cittadini che hanno voluto rendere omaggio a Don Vincenzo. Auguri, auguri di cuore, da parte di tutti noi.