Rocca Imperiale-09/06/2017: Presentato il Progetto “Cammino tra Fede & Arte”

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Rocca Imperiale:09/06/2017

Presentato il Progetto “Cammino tra Fede & Arte”

 

E’ stato presentato il Progetto “Cammino tra Fede & Arte”, lo scorso giovedì 8 giugno, nella Sala Consiliare, promosso dall’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giuseppe Ranù, e co-organizzato dall’assessore al Turismo, Antonio Favoino, e dall’assessore ai Beni Culturali, Brigida Cospito, in collaborazione con le attivissime signorine e giovanotti dell’Arci Servizio Civile. Si tratta di una immersione nella bellezza del Centro Storico, attraverso la promozione del percorso Turistico Religioso, che aprirà le porte, quasi quotidianamente, agli interessati visitatori del Monastero dei Frati Osservanti, della Cappella di San Giovanni, della Cappella del S.S. Rosario, della Cappella del Carmine e della Chiesa Madre che insieme alla visita al Castello Svevo e del nuovo Lungomare contribuiranno a rendere indimenticabile la sosta ai potenziali turisti. Il turismo religioso ha come principale obiettivo la Fede quindi la visita ai luoghi religiosi, ma anche per apprezzarne la loro bellezza artistica e culturale. È un turismo in continua crescita in generale con un notevole risvolto economico e anche per Rocca Imperiale porterà verso la valorizzazione dei Beni Culturali che comporterà un contributo allo sviluppo economico. Al tavolo dei relatori: Antonio Favoino (Assessore al Turismo), Marino Buongiorno (Consigliere al Marketing Territoriale), il Parroco don Mario Nuzzi, il Parroco don Domenico Cirigliano. Nell’occasione è stato presentato il libro di Andrea Fucile “Girovaga(bo)ndo”, presente in sala, sul cui libro ha relazionato il Prof. Natale Vulcano (Scrittore e Presidente dell’Associazione “25 Aprile Marco De Simone” di Rossano. Presenti in sala, in sostegno all’iniziativa, il gruppo dei ganzissimi ragazzi dell’Arci Servizio Civile del Progetto “Cultura e Sapori”: Annalisa Lacanna, Annalisa Albisinni, Maria Paola Scarpone, Micaela Cospito, Giusy Tarantino e Marisa Spagna. Tutte le ragazze indossavano le magliette gialle con il logo, raffigurante le cinque chiese di Rocca Imperiale, realizzato da Fiorella Affuso. L’assessore Antonio Favoino dopo aver partecipato ai presenti i saluti del sindaco Ranù, assente per motivi istituzionali, ha esternato con gioia che dopo due anni di lavoro è giunto il momento di battezzare il percorso turistico religioso. Ha raccontato che l’idea del progetto è nata allorquando l’associazione Aurea invitò l’amministrazione comunale presso il Santuario San Francesco di Paola. Tante le persone presenti all’incontro e di etnie diverse e fu provvidenziale avere all’interno del gruppo rocchese Domenico Truncellito nel ruolo di interprete che risolse alla grande il problema della Comunicazione in diverse lingue. Ha ancora proposto di riflettere sul fatto che Rocca Imperiale si trova tra due poli importanti: San Pio (San Giovanni Rotondo) e San Francesco di Paola e il turista, spostandosi, potrebbe teoricamente far tappa a Rocca Imperiale. L’allora Parroco don Vincenzo Santalucia sposò la nostra idea e oggi don Domenico Cirigliano è con noi in piena condivisione. Apriremo le porte delle Chiese in alcuni giorni della settimana, ma nel mese di agosto tutti i giorni e anche, su richiesta, di notte. Le signorine qui presenti del Servizio Civile faranno da guide per soddisfare la conoscenza dei luoghi dei turisti. E’ stato predisposto un registro per le firme dei turisti in modo da conoscere la loro provenienza e studiare numericamente il fenomeno e proporre loro un pacchetto turistico appetibile. Il consigliere Marino Buongiorno ha parlato di Marketing Territoriale con lo scopo di unire tutte le risorse presenti: Agricoltura, Castello, Lungomare, Beni Culturali e Chiese. Tra turismo religioso e pellegrinaggi si registra  una notevole crescita che noi dobbiamo intercettare. In un progetto moderno si inserisce il classico? Ebbene,sì!-Abbiamo un sito turistico: www.roccaimperiale.info e all’interno inseriremo, a breve, una mappa per guidare il turista autonomamente lungo il percorso delle chiese e i risultati positivi arriveranno. Per don Domenico Cirigliano il fatto di sapere le chiese sempre aperte lo rende contento, ma propone di intervenire sul “Campanile” perché è difficoltoso entrarci e va valorizzato. Chiede ancora di attenzionare la Cappella del Carmine del ‘600 e di valorizzare i libri del Prof. Vincenzo Manfredi. Per don Mario Nuzzi il Santuario Madonna della Nova, ha necessità di stare aperto tutti i giorni per accogliere i fedeli e i turisti. Bisogna creare qualcosa per invogliare le persone a recarsi al Santuario. E’ già presente il sito: www.santuariodellanova.it e invita i giovani a dare una mano perché va aggiornato. Il Prof.Natale Vulcano di Rossano, già docente di Filosofia, ha parlato, seppure in sintesi, della storia originale e interessante di Andrea Fucile, di 32 anni, che, a tappe, ha percorso l’intera S.S.106 in Calabria. E’ partito da Reggio Calabria ed è arrivato fino a Roseto Capo Spulico in provincia di Cosenza. Andrea ha percorso in bici circa 400 chilometri in una settimana. La sua corsa l’ha dedica alla memoria delle tante vittime della S.S.106, alle loro Famiglie e poi alle bellezze che sono presenti lungo questo percorso ma che restano poco fruibili per via della S.S.106, una strada inaccessibile, una mulattiera degli anni del Fascismo rimasta più o meno quella di allora.  Andrea Fucile non è nuovo a questo tipo di esperienza: ha già attraversato 4 continenti, 58 nazioni, 147.000 Km; ha percorso 3.220 Km in bicicletta da Torino a Istambul, 4.000 Km in autostop. Appassionato di viaggi ormai incurabile ha anche  pubblicato il suo primo lavoro: “Girovaga(bo)ndo”, un libro in cui racconta tutto ciò che di strano gli è capitato in 10 anni di viaggi per il mondo. In tutti questi viaggi, ha spiegato Natale Vulcano,Andrea ha cercato il contatto umano: la scoperta di sé e degli altri. Ha incontrato tanti pericoli,ma li ha anche superati. In questi viaggi Andrea cerca di scoprire se stesso. I popoli si sono sempre spostati nella storia e poi si sono sempre incontrati. Noi tutti siamo incroci di razze e di conseguenza gli altri siamo noi. La persona acculturata non rifiuta il bisognoso che bussa alla porta. La Cultura deve sposarsi con l’umanità e Andrea l’ha fatto. Ha incontrato donne schiavizzate dall’uomo e posti degradati. Il senso del libro è quello di dare l’imput per amare di più l’essere umano. E’ un libro di grande valore! L’autore del libro Andrea Fucile ha raccontato le sue esperienze. La Grecia in bici è difficile. Caracas è forse la città più pericolosa al mondo. Sono stato ospite di persone che mi hanno regalato lo zaino che porterò sempre con me e anche il loro cibo. Le persone umane ci sono dappertutto. Ho fatto 26 presentazioni del libro. E poi a seguire ha risposto alle tante domande del pubblico in sala e si è capito che ama molto parlare e riesce con empatia a creare relazioni positive con le persone che incontra. A proposito ha incontrato nei suoi viaggi anche cittadini rocchesi come Giovanni Faraldi. Ha precisato anche che in Argentina si è trovato bene, come in casa propria. Il parroco di Calopezzati gli ha regalato una catenina benedetta che porta sempre con sé. Alla fine un corale applauso ha segnato la fine dei lavori e l’assessore Antonio Favoino ha donato una maglietta gialla con il logo delle 5 chiese che l’ospite ha gradito e che indosserà nei sui viaggi, ora in Vespa.

Franco Lofrano

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don Mario e don Domenico
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