Trebisacce-09/06/2017: Campagna elettorale alle ultime battute

Trebisacce, 7.6.2017

di FRANCO MAURELLA

E’ Piazza Matteotti il luogo privilegiato per la campagna elettorale più di altri quartieri che. Comunque, godono del privilegio di ascoltare i due competitor destinati a governare Trebisacce per i prossimi 5 anni. Piazza Matteotti risponde sempre offrendo uno splendido colpo d’occhio ed assicurando il sold out di elettori attenti e partecipi. Siamo alle battute finali di una campagna elettorale che, al di là di qualche eccesso, è rimasta, finora, negli alvei del rispetto reciproco. Dunque, a sostegno   della Lista n° 1 VIVERE TREBISACCE, che candida l’uscente Franco Mundo a sindaco della città, sul palco sono saliti il presidente della Regione, Mario Oliverio ed il consigliere regionale Giuseppe Aieta. Dopo gli interventi dei candidati consiglieri Pinelli, La Regina e Castrovillari, Giuseppe Aieta ha lanciato un appello ai cittadini di Trebisacce affinché consentano a Franco Mundo di continuare il suo mandato per  “giocare il secondo tempo di una partita in cui si è distinto per capacità, impegno e lungimiranza”. Prima di Oliverio è intervenuto il candidato sindaco che, brevemente, ha rimarcato il lavoro svolto ed il programma futuro. Da Mundo l’accusa agli avversari di far parte “di una lista priva di un reale progetto politico e messa in campo con l’unico obiettivo di scansarlo dalla guida del comune di Trebisacce”. A concludere il comizio elettorale, il governatore della Calabria Mario Oliverio che, tessendo le lodi di Mundo, ne ha ricordato il percorso politico ed amministrativo da consigliere provinciale “facendosi valere anche in quel contesto per le iniziative in favore di Trebisacce e del comprensorio”. Sulle problematiche del territorio, Oliverio ha confermato che “la Regione, tramite l’ASP di Cosenza, è impegnata a riaprire l’ospedale” ricordando il completamento dei lavori del P.S. così come quelli della camera calda e dialisi mentre, per le sale operatorio è stato approvato il progetto operatorie per  2.500.000 euro e appena ci sarà lo sblocco del turner over, si procederà all’assunzione dei quattro medici necessari per avviare le attività ospedaliere e del Pronto Soccorso”. Nella stessa Piazza Matteotti, il giorno dopo, la risposta della Lista n° 2 TREBISACCE LIBERA che candida Mariano Bianchi a sindaco della città. Ed è Mariano Bianchi ad infuocare la Piazza dichiarando di non avere bisogno di sponsor quali Oliverio e Aieta perché, sottintendendo Mundo, il confronto è fra noi due e io, con la mia lista, vincerò queste elezioni per amministrare Trebisacce. Facile l’ironia sul “secondo tempo della patita” invocato da Aieta: “ma di quale secondo tempo parliamo se non ha giocato neanche il primo”. Gli interventi che hanno illustrato almeno in parte il programma (turismo e lavoro) sono stati delle giovanissime candidate Elisa Grillea e Cinzia Tufaro, mentre a Caterina  Violante, consigliere uscente ma dell’amministrazione Mundo, è toccato rintuzzare le accuse sul suo abbandono della maggioranza. “Me ne sono andata – ha detto Violante – non perché non ho ricevuto gratifiche assessorili ma per mancanza di trasparenza nell’azione amministrativa”. A Davide Cavallo, consigliere d’opposizione uscente, è invece toccato chiarire che lui non ha avuto nulla a che vedere con le dimissioni in blocco che nel 2012 hanno portato, con Bianchi sindaco, al commissariamento dell’ente. Il sassolino dalla scarpa Cavallo se lo toglie esibendo le dimissioni agli atti del comune, nelle quali lui non figura e sfogandosi appellando il sindaco uscente come “bugiardo” per avere affermato la sua corresponsabilità nella caduta amministrativa di Bianchi. Chiosa finale riservata al candidato sindaco. Prima ha ripreso il discorso legato al presidente Oliverio evidenziando che sul palco del suo avversario avrebbe dovuto riferire anche dei finanziamenti concessi a lui ed alla sua amministrazione fino al 2012. Poi, in t-shirt nera e jeans, ha rimarcato la sua autenticità e spontaneità non convenzionale ma di cuore. Come dire “l’abito non fa il monaco”.