Trebisacce-27/07/2017:L’incontro del 20 Luglio u.s. presso il Ministero delle Infrastrutture tra gli otto sindaci convocati dal direttore generale Arch. Ornella Segnalini alla presenza del Presidente della Regione Oliverio, ha sostanzialmente posto fine alle legittime richieste e aspettative degli otto comuni che vengono attraversati dalla SS 106 III megalotto.

COMUNICATO STAMPA

 

L’incontro del 20  Luglio u.s. presso il Ministero delle Infrastrutture tra gli otto sindaci convocati dal direttore generale Arch. Ornella Segnalini alla presenza del Presidente della Regione Oliverio,  ha sostanzialmente posto fine alle legittime richieste e aspettative degli otto comuni che vengono attraversati dalla SS 106 III megalotto. In discussione vi era il II tratto Trebisacce/Roseto, quello più articolato e complesso. Il primo Sibari/Trebisacce era stato già licenziato, anche per quanto concerne gli aspetti tecnici dal CIPE con la delibera n° 41 del 10.08.2016.

Il presidente Oliverio e il direttore Segnalini, hanno voluto evidenziare la necessità di presentare il progetto al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici fissato per il 28 luglio a Roma senza alterare la proposta tecnica per evitare ulteriori lungaggini procedurali, tali da mettere in pericolo lo stesso finanziamento dell’opera e quindi la sua fattibilità.

In tale incontro, a parte le richieste reiterate e legittime dagli  altri Sindaci, l’avv. Franco Mundo sindaco di Trebisacce, ha rimarcato come dopo quattro anni, a seguito proprio delle richieste formulate dal Comune di Trebisacce fondate su cognizioni tecniche oggettive e giuridiche, oltre che sul rispetto dei vincoli paesaggistici ed ambientali esistenti, la proposta progettuale presentata di fatto recepisce le osservazioni alle quali però di fatto non viene dato seguito progettualmente.

Infatti vengono disattese le prescrizioni del Ministero dell’Ambiente e dei Beni Culturali, che imponevano la copertura delle trincee sulle terrazze di Trebisacce sottoposte a vincolo paesaggistico, che di fatto sono state al contrario accorciate  tali da creare discontinuità territoriale  e spaccare lo stesso territorio.Invece nel rispetto delle prescrizioni ministeriali e dei vincoli esistenti, devono essere coperte e realizzate gallerie artificiali.Per quanto concerne invece  la previsione dello svincolo nord di Trebisacce, chiamato impropriamente di Albidona, è stato modificato prevedendo il collegamento con la vecchia ex SS106, passando per l’attuale E 90 anzichè collegarsi ,com’era stato previsto nella precedente proposta con la SP 153 per Albidona.In proposito il sindaco Mundo ha evidenziato che ciò deve essere concordato con il comune di Trebisacce, che aveva già presentato sia all’ANAS che al Ministero una variante progettuale, spostando lo svincolo più avanti collegandolo sempre con la strada provinciale.

Infine ha evidenziato la necessità di inserire nell’opera progettuale la demolizione del viadotto Pagliara, di forte impatto ambientale ed architettonico, in osservanza anche alle prescrizioni del Ministero dell’Ambiente. Tale richiesta è stata fatta propria da tutti gli altri Sindaci, escludendola dalle opere compensative, aumentando così la ripartizione.

Tali osservazioni saranno riproposte,se opportune, davanti al Consiglio Superiore dei LL.PP. e formalmente ribadite all’ANAS e al General Contractor, sul presupposto di costruire la strada più che mai necessaria per i motivi già noti, senza però limitare le legittime richieste e aspirazione dei territori e comunità, che devono essere coniugate con l’interesse generale della sicurezza, mobilità e modernità.

 

Trebisacce, lì 26.07.2017                                                               Ufficio Stampa