Trebisacce-03/08/2017: Panta Rei:”Un’estate in fumo. In tutti i sensi. Con i boschi della nostra Calabria Citra che pagano un conto salatissimo. E noi: impotenti e silenziosi?”

 
 
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Emilio Panta Rei Panio
3 agosto alle ore 10:08
 
 
Un’estate in fumo. In tutti i sensi. Con i boschi della nostra Calabria Citra che pagano un conto salatissimo. E noi: impotenti e silenziosi? Ne abbiamo parlato nel Forum delle Associazioni presso la Cava di Trebisacce. Convocati dal delegato comunale Maria Francesca Aloise, ci siamo fatti un’idea della situazione. Alla fine, come “Panta Rei, abbiamo proposto un passaggio non solo… teorico.
Intanto abbiamo capito tante cose che non sapevamo. E non solo per le notizie che ci hanno dato (su incendi, interventi ecc) i rappresentanti degli Enti presenti (Franz Apolito, Giampiero Regino e Luciano Regino). Poi, a nome delle Associazioni, gli amici Armando Mangone e Giuseppe Genise ci hanno “raccontato” anche le amnesie regionali sulla questione gestione-boschi: un quadro desolante. Quindi?
Non si può solo parlare, è ovvio. Per questo il nostro presidente ha proposto di passare alla carta bollata. Denunciare. Ma alla Procura della Repubblica. Denunciare sia gli ignoti piromani, quanto meno per impegnare le forze dell’ordine in indagini più approfondite sul campo, che magari anche la Regione Calabria, per le possibili inadempienze avute nella salvaguardia ambientale delle zone andate in fumo, appunto.
La bozza dell’esposto-denuncia, realizzata grazie anche all’apporto dell’avvocato Veronica Puntorieri che ci ha passato un fac simile, è stato già mandato al rappresentante de “L’Arte delle nuvole”, il giornalista Andrea Mazzotta, che del Forum sta curando, diciamo così, il segretariato. Ve ne riportiamo alcuni stralci, sottolineando che questa prima querela è “contro ignoti” intanto.
“I sottoscritti Presidenti/Rappresentanti Legali delle Associazioni che sottoscrivono questo atto di denuncia espongono quanto segue: rappresentiamo delle realtà associative di Trebisacce e dintorni e ci sentiamo portavoce dello sdegno e della preoccupazione delle rispettive popolazioni circa i continui incendi che hanno devastato in questi ultimi giorni l’intero Alto Jonio, con l’area di Mostarico assunta a triste simbolo di questa tragedia ambientale.
Nel corso di tali incendi sono andati distrutti preziosi ettari di terreno boschivo caratterizzato da macchia mediterranea e da altra vegetazione di grande pregio nonché da alcuni alberi presenti in loco da più secoli e che per questo sono definiti “patriarchi”; nel corso degli incendi alcuni contadini della zona hanno subito danni ingenti alle loro proprietà, finanche registrando la perdita di diversi capi di bestiame.
Ai margini di tale triste fenomeno è forte il sospetto comune, anche echeggiato a mezza bocca da parte di coloro che hanno operato per spegnere i roghi in oggetto, che più di una volta i boschi locali siano stati vittima di atti dolosi da parte di piromani e/o altri personaggi che evidentemente possono avere dei propri interessi e/o tornaconti nel devastare e distruggere il nostro patrimonio boschivo.
Nel timore che detti possibili personaggi restino impuniti e siano tuttora nelle condizioni di rendersi protagonisti di ulteriori simili atto di distruzione, sottoscriviamo la seguente DENUNCIA QUERELA contro ignoti che la S. V. ILL.MA provvederà a meglio identificare chiedendone la giusta punizione per la violazione di tutte le norme inerenti gli accadimenti e quant’altro la S. V. ravviserà circa la condotta del caso.
Ci riserviamo la costituzione di parte civile, nell’istaurando provvedimento penale, a ristoro dei danni materiali e morali arrecati al territorio e alla sua popolazione. Allo stesso modo ci riserviamo altresì di nominare eventualmente un avvocato di fiducia, che sceglieremo tra quelli appartenenti al Foro di Castrovillari. Nel frattempo indichiamo quale nostro recapito legale …………….
Tutto ciò con espressa richiesta di essere notiziati in caso di archiviazione del presente procedimento”.
Ora aspettiamo che le altre Associazioni leggano questo documento e lo sottoscrivano. Perché, come detto, non bastano sempre e soltanto le parole e le riunioni. In caso contrario, siamo pronti ad andare avanti da soli perché un segnale forte ci vuole. Non si può restare sempre zitti, a sopportare tutto. Non si può più…