Trebisacce-02/08/2017: PROPOSTA: DIVIDIAMOCI L’ITALIA

ITALIA DI QUA E DI LA’

PROPOSTA: DIVIDIAMOCI L’ITALIA

 

Diciamoci la verità: gli Italiani sono divisi in due. Aldilà dei numerosi partiti politici, che oramai rappresentano solo interessi (personali), le categorie caratteriali e di pensiero sono soltanto due.

Basta dare un’occhiata ai social: qualsiasi argomento trattato vede sempre due tipi di commenti contrapposti, ed i titolari delle contrapposizioni sono sempre gli stessi. Fate un elenco nominale delle due parti: quelli del gruppo A saranno sempre contrapposti a quelli del gruppo B, a prescindere dal tema affrontato.

Facciamocene una ragione  e progettiamo una soluzione: dividere l’Italia in due parti. Verticalmente, in modo, sia da evitare la solita contrapposizione Nord Sud, sia per poter disporre di un confine naturale di separazione: gli Appennini.

Stessa Costituzione, ma due parlamenti separati e due capitali distinte: diciamo Roma nel versante Ovest, e Venezia in quello Est.

Io, per dire, mi collocherei nella zona romana, tanto per chiarire da subito a ciascuno dove andarsi a ficcare.

Finalmente: armonia.

Al semaforo, ad esempio, invece come ora di guardarsi in cagnesco, grandi sorrisi e cenni di cordiali saluti.

Anche i social saranno separati per zona. Sarà eliminato il simbolo “mi piace”, in quanto scontato su qualsiasi tema postato: ci piaceremo tutti.

Anche sul cibo tutti d’accordo: polli, abbacchi e galline, di qua; baccalà con le spine di là; “oste, portace n’artro litro” di qua; “cameriereee, acqua semplice di rubinetto, per favoreee” di là.

Cani di qua, gatti di là (il mio Titto sta muovendo la coda). Mi piacciono i gatti, ma sempre per separare categorie ostili (a volte).

Intelligenti di qua, cretini di là. Selezione spinosa questa, lo so, ma lasciate fare a me, riconosco un cretino in pochi secondi. Una dote naturale facilmente sfruttabile.

Anche i cornuti li piazzerei tutti di là, per coerenza, non per altro.

Obietterà qualcuno: ma chi ci vorrà andare in mezzo a tutti cretini e cornuti? Ce vanno, ce vanno, infatti, una delle loro comuni caratteristiche, è di non sapere di esserlo. Lo sappiamo noi di qua, loro no.

Anche quelli che si ficcano gli anelli al naso li metterei di là, incentivandone il trasloco col dono di una bella sveglia da collo.

Ugualmente i dilettanti “appassionati del rischio estremo” che si vanno a scalare pareti a strapiombo a mani nude, o ad affrontare altri sommi azzardi, li piazzerei di là; niente di personale, ma cosi si potranno andare a salvare tra di loro una volta precipitati o scapicollati giù da basso.

Anche a Renzi, Alfano, Berlusconi, Razzi, Oliverio, ecc. consiglierei la cittadinanza di là, non perché cornuti e cretini (è solo la tesi di qualcuno non dimostrata), ma perché di là troveranno tutto il loro fedele elettorato.

Del resto, questi geni della politica, una volta di là, seguiti dall’Anas, si potranno fare un 3° megalotto (Sibari Roseto), sempre inutile, dannoso e costoso (1 miliardo e 200 milioni), sempre di solo una trentina di chilometri, sempre progettato da uno degli ormai numerosi disponibili cretini, e piazzandolo sempre a cavolo, solo per magnacce sopra.

Un’ultima cosa: di qua, i cosiddetti furbetti (del cartellino, del quartierino, ecc.), si chiameranno delinquenti, di là vedano loro.

Come potrò essere ripagato per aver elaborato un progetto così ambizioso ed efficace voi chiedete? Mais c’est très facile: mi basterà essere insignito del titolo di “Eroe dei due mondi”, et voilà!

Maurizio Silenzi Viselli