Villapiana-17/10/2017: Dalle parole alla carta bollata

VILLAPIANA In consiglio volano parole ritenute gravi e offensive e allora il sindaco Paolo Montalti, ritenendo lesa l’immagine del Comune e di chi lo rappresenta, ha deciso di avviare un’azione legale a difesa dell’immagine del Comune e di chi lo rappresenta, individuando nell’Avv. Roberto Laghi, del Foro di Castrovillari, il patrocinatore dell’iniziativa giudiziaria «tesa ad adottare – si legge nella Delibera – ogni azione utile al fine della tutela in sede civile e penale dell’immagine pubblica del Comune di Villapiana e di chi lo rappresenta». I fatti si riferiscono al consiglio comunale, straordinario e urgente, del 20 settembre scorso allorquando in Consiglio si è discusso del 3° Megalotto della S.S. 106. In quell’occasione, secondo quanto è riportato nell’atto deliberativo della Giunta, «a fronte della dettagliata relazione del sindaco… i consiglieri di Minoranza del PD, non ritenendola veritiera e contestandola, decidono di abbandonare i lavori e, nel mentre abbandonano l’aula, la consigliera Felicia Favale ha proferito nei confronti del sindaco parole oltraggiose e di disprezzo quali bugiardo… falso…amorale e corrotto, parole, queste, – si legge ancora – proferite davanti a un folto pubblico, ledendo così e mortificando la figura del sindaco e dell’intero consiglio comunale». Secondo l’esecutivo comunale questo modo di apostrofare il sindaco esulerebbe da una normale discussione politica e costituirebbe un fatto lesivo dell’onore e della reputazione del sindaco e del Comune, per cui la Giunta Comunale, dopo aver discusso dell’accaduto e sentito il parere del presidente del consiglio comunale Michele Grande, ha dato mandato al primo cittadino di avviare un’azione legale a tutela dell’immagine del sindaco e, contestualmente, ha incaricato il Responsabile degli Affari Generali del Comune di impegnare il relativo onere economico per pagare l’avvocato. In realtà mancano ancora due anni alla prossima campagna elettorale ma a Villapiana il clima è già rovente da un pezzo e non promette niente di buono. Ma, secondo i bene informati, sarebbe la prima volta che tra le forze politiche locali dall’alveo della dialettica politica si passa alla carta bollata, con il rischio di creare un precedente e di gettare benzina sul fuoco della polemica, finendo per arroventare ulteriormente i rapporti tra le forze politiche e all’interno della stessa comunità.

Pino La Rocca