Rocca Imperiale-05/11/2017: Sì è concluso il secondo incontro sul corso di giornalismo

Rocca Imperiale:05/11/2017

Sì è concluso il secondo incontro sul corso di giornalismo

 

Sotto i riflettori nel secondo incontro la cronaca in generale, quella rosa, bianca, politica . Cinque interviste durante l’attività laboratoriale. Una domenica pomeriggio intensa, ma interessante sul piano dell’informazione. Dopo le nozioni fondamentali esplicitate dal giornalista Franco Lofrano, tutor del Corso di Giornalismo di base: “Giornalista si diventa operando!”, iniziato lo scorso 29 ottobre,  alla sua seconda edizione, si è consumato il secondo incontro, come da programma, sul concetto di  articolo di cronaca nelle sue varie specialità. I 13 corsisti hanno seguito con interesse quanto veniva loro proposto. Un gruppo variegato in termini di provenienza: Oriolo, Rocca Imperiale, Montegiordano, Trebisacce. I futuri “giornalisti in erba” o Freelance certamente daranno il loro contributo nelle varie comunità portando alla luce e alla conoscenza di tutti quelle iniziative che, mano mano, verranno promosse. Anche così cresce un territorio. Sottovalutare la preziosità di questo lavoro di comunicazione potrebbe penalizzare l’evento stesso. Esprimere un giudizio negativo su chi opera con impegno, valorizzando il proprio territorio e a proprie spese, non serve. Il lavoro va sostenuto, ci sta la critica, ma non l’ostacolo a prescindere. La divulgazione delle notizie aiuta a valorizzare un territorio che è in continuo fermento e con tanta voglia e necessità di crescere. Più persone sono disposte a operare, meglio sarà per tutti apprendere cose e fatti, anche da assenti all’evento. Come primo ospite è entrato in scena il giornalista rosetano Giovanni Pirillo che, seppure per sintesi, ha parlato ai corsisti della sua esperienza professionale. Ha anche precisato che non bisogna pensare ai soldi, ma piuttosto a soddisfare la propria passione che a volte si scopre proprio scrivendo. La passione aiuta a superare gli ostacoli che comunque non mancano, ha ancora sottolineato. Ha poi spiegato l’importanza del comunicato stampa, di come si redige e del rapporto continuo e necessario con la stampa cartacea e on line. A seguire Walter Astorino di Trebisacce nella sua qualità di musicista, e lui non si ritiene tale, ha parlato, anche storicamente, della chitarra battente, del suo suono speciale, del numero delle sue corde e della battuta sulle stesse, ecc. Suona da giovanissimo la chitarra e ha costituito diversi gruppi musicali con i quali ha inciso anche un DVD “I suoni del Pollino” che ha fatto registrare un discreto successo. Non ama darsi arie da super, ma i fatti gli tributano tanti consensi. Personalmente ama la musica classica e si distende con essa, ma la musica tutta riempie la sua vita e con la musica nutre lo spirito. Scrive e legge tanto e in tanti sanno che è anche un compositore di successo. E’ toccato poi all’artista Franco Abate, che oltre ad essere un creativo è anche molto simpatico e con il suo eloquio riesce ad entrare in empatia con le persone. Ha presentato tre tele, olio su tela, raffiguranti un paesaggio rosetano e in particolare il Castello e lo scoglio. Parlare della composizione di un quadro è stato consequenziale. Il Prof. Giuseppe Costantino ha disquisito sull’importanza degli scavi di Broglio di Trebisacce. Ha ancora informato sui reperti e sugli ultimi ritrovamenti. Ha precisato che è possibile visitare il Parco Archeologico di Broglio grazie ad un gruppo di volontari riuniti in associazione dal già dirigente scolastico Prof. Tullio Masneri. E, infine, è sceso in campo il docente di Italiano e Storia, presso l’ITS Filangieri di Trebisacce, Salvatore La Moglie, che ha parlato in modo passionale del “Caso Moro” sul quale sta scrivendo un romanzo e che a breve vedrà la luce. Ormai l’intervistato è avvezzo a ricevere premi anche internazionali che lo gratificano e gli riconosco l’intelligente lavoro che da anni porta avanti. Diversi libri ha già pubblicato e tanti studiosi lo hanno recensito. Lo studio personale di Salvatore La Moglie si presenta invaso da libri e da trofei, ma egli stesso sa che la cultura non ha limiti ed è per questa ragione che nel quotidiano si impegna a scrivere. Ecco perché è semplice accostare al suo nome quello di scrittore da tutti ormai conosciuto ed apprezzato. Certamente cinque interviste hanno assorbito tempo, ma ne è valsa la pena. Tutti siamo rientrati un tantino più ricchi in conoscenza. Appuntamento al 12 novembre per il terzo incontro.

Franco Lofrano