Villapiana-21/11/2017: Ospedale: Montalti precisa la sua posizione
VILLAPIANA Riapertura dell’Ospedale di Trebisacce: il sindaco di Villapiana Paolo Montalti contesta le inadempienze della politica che finora non ha rispettato le Sentenze dei giudici e i Decreti della struttura commissariale ed è pronto a sottoscrivere il documento di protesta insieme a tutti i 17 sindaci dell’Alto Jonio Cosentino, ma non intende sostenere la causa di quanti chiedono “la testa” del Commissario Scura. Ed è per questo che il primo cittadino di Villapiana, pur rispettando, a suo dire, le posizioni degli altri colleghi-sindaci, prende le distanze da quanto riportato su qualche organo di stampa che i sindaci dell’Alto Jonio Cosentino, partecipando convintamente al Consiglio Comunale “aperto” convocato dall’amministrazione comunale di Trebisacce per rilanciare con forza il problema della riapertura del “Chidichimo”, abbiano sottoscritto un documento in cui si chiede la rimozione del Commissario Scura ed il passaggio della sanità regionale nelle mani del presidente Oliverio. «A me – ha dichiarato testualmente l’avv. Montalti in riferimento alle minacce del Presidente Oliverio di incatenarsi davanti al Parlamento se entro il mese di novembre non gli sarà assegnata la delega alla Sanità che gli hanno assegnato gli elettori eleggendolo a capo del governo regionale – non riguarda la questione sollevata dal presidente Oliverio, anche perché – ha aggiunto – il Commissario Scura, nel rispetto della Sentenza del Consiglio di Stato, ha provveduto a decretare la riapertura del “Chidichimo” già dall’aprile del 2016 e da allora è passato oltre un anno e mezzo senza che la politica regionale ed il management aziendale che ne rappresenta la naturale emanazione, sebbene si dica che è già stata prevista la relativa copertura economica, abbiano dato corso alla decretazione della struttura commissariale che oggi si vuole sollevare dall’incarico». Secondo il sindaco di Villapiana sotto accusa è dunque una politica che balbetta, che cincischia, che non si fa carico dei bisogni della gente e che si comporta in modo strabico continuando a penalizzare il territorio dell’Alto Cosentino divenuto ormai uno sconfinato deserto sanitario nel quale è assente sia la medicina pubblica che quella privata. «E tutto questo avviene – ha concluso il sindaco Montalti in riferimento alle ultime notizie di cronaca che riguardano l’Asp di Cosenza – mentre i vertici aziendali sono impegnati a favorire ed a sistemare parenti, amici e amici degli amici».
Pino La Rocca