Trebisacce-01/12/2017: UNA DONNA, UNA STORIA

                                 

UNA DONNA, UNA STORIA

Lavorare duro con impegno, fiducia e amore nella pratica di tutti i giorni sviluppa abilità e realizza i nostri obiettivi

Quando si parla di esempi positivi da imitare e da seguire non si può non ricordare una persona davvero straordinaria, in possesso di grandissima professionalità e, nel contempo, dotata di quei valori etici che, ormai pare siano disgregati.

Ci riferiamo ad Anna Giurickovic Dato, catanese di nascita, cresciuta a Milano e romana di adozione, laureata in Giurisprudenza ed attualmente impegnata in un Dottorato di ricerca in Diritto Pubblico presso l’Università “La Sapienza” di Roma.

Ormai da diversi anni studia criminologia e psicanalisi ed è particolarmente interessata a quella che è diventata una vera e propria piaga sociale, cioè la violenza all’interno della famiglia.

E’ anche una scrittrice di successo, che l’hanno portata a partecipare a diversi laboratori e corsi di scrittura creativa, tra i quali quelli a cura di Rai Eri, della scuola Omero, di Andrea Carraro, di Valeria Viganò, nonché il laboratorio di drammaturgia e scrittura scenica presso il DASS dell’Università La Sapienza.

Collabora, altresì, per alcune testate, raccolte e riviste.

Nel 2012 un suo racconto si è aggiudicato il primo posto al concorso “Io, Massenzio” in seno al Festival Internazionale delle Letterature di Roma. Nel 2013 è stata finalista al “Premio Chiara Giovani”.

Il suo primo romanzo è “La figlia femmina” (Fazi, 2017), che tratta un tema durissimo, infatti racconta di una bambina abusata dal padre.

Ci troviamo di fronte ad una giovanissima donna, le cui emozioni, che traspaiono dai suoi scritti appartengono ad un retaggio emozionale fuori dal comune.

Anna Giurickovic Dato è innamorata della luce. Le sue “sensazioni” sono tutte conto le tenebre dell’anima. C’è desiderio di luce per illuminare la mente e il cuore.

La realtà prosaica che è diversa dai sogni non intristisce la scrittrice, ma accresce i suoi sogni di purezza e di luce.

Ha nostalgia di vivere con la sete della bontà, ha nostalgia di mondi migliori.

Una scrittura, la sua, che è fonte di anelanti speranze ad altezze spirituali, sogno e canto, aspirazione verso l’alto, attesa d’immensità mai vedute.

Tra l’assordante fracasso del mondo moderno il battere del cuore, la voce dell’anima, essenza umana e divina, non mendace, non illusoria.

Anna non può non avere una visione di vita superiore e aspirazioni verso di essa, ma non si allontana dalla realtà quotidiana con i suoi affanni.

Impegno sociale, leggi, scrittura ed impegno quotidiano, un abbinamento ricco di generosità, di coerenza della fede, esercizio del bene. Mette amore in tutte le sue azioni e la sua scrittura è come la spiritualizzazione della sua esperienza ricca di tesori di bontà.

Ciò che scrive è come una mano generosa che versa speranza, balsamo per gli affanni, che sollecita bisogno di elevazione verso idealità morali, contro le malattie dello spirito, nonostante i suoi studi la portino a dover combattere quotidianamente contro delitti odiosi.

L’esempio che Anna trasmette è che i sogni non sono appassiti, che non si cammina in una foresta oscura, ma che ci deve essere la luce, ci deve essere un messaggio di speranza, di futuro.

Si confronta con se stessa, riflette sulle vicende umane e non vuole rimanere “vittima di pensieri negativi”, ma s’incammina sulla strada di un “felice futuro”.

La figlia femmina” non soffre di straniamento e isolamento, non è una rappresentazione farisaica della vita, ma una visione autentica.

In un mondo dove c’è un decadimento di valori umani, il lavoro di Anna ci conforta e riempie il vuoto delle idee e i sentimenti si impadroniscono di noi.

Non c’è il silenzio, non si perde il contatto autentico con se stessi e con l’Altro e ci vieta di essere pessimisti.

Non ci può essere terra senza cielo. Non ci può essere nichilismo.

Questo grande esempio di donna e di professionista dimostra, ogni volta, che si può coniugare il lavoro con i sentimenti e quando ciò accade tutto diventa più bello e ci si riappropria nuovamente di quei valori che sembravano scomparsi.

Spesso viene invitata a trasmissioni televisive che trattano argomenti estremamente importanti e lei affronta il tutto con una delicatezza di sentimenti davvero unica, lanciando messaggi che restano indelebili in chi riesce a recepirli nella loro interezza e profondità.

Umiltà, modestia e sensibilità umana sono alcuni dei suoi cavalli di battaglia, che le permettono di essere amata, apprezzata e stimata da tutti.

La scrittura di Anna  fiorisce e si dilata verso la prima, vera luce, quella dei primi albori del mondo, quella della idealità, dei sentimenti veri, puliti e profondi.

Semper ad maiora.

RAFFAELE BURGO