Trebisacce-07/12/2017: A Roma un Calabria inedita

Presepe dei Netturbini
Foto Gruppo al Presepe Neturb.

TREBISACCE Una Calabria inedita, quella che non t’aspetti, sarà protagonista il 19 dicembre prossimo nella Capitale d’Italia e del Cattolicesimo e precisamente presso il “Museo dei Netturbini – AMA” di Roma realizzato da un calabrese, dove S.E. Mons. Donato Oliverio, Eparca di Lungro e di tutta l’Arberia, uno dei Vescovi più amati anche dalla Chiesa Cattolica celebrerà una Santa Messa in rito greco-bizantino che anticiperà di qualche giorno la grande festa della Natività del Signore. Ad organizzare l’evento religioso, a cui assisteranno tantissimi calabresi che vivono nella Capitale e tanti altri che raggiungeranno Roma per partecipare a questo importante evento, sono state le due Associazioni sorte a scopo culturale e benefico, entrambe con matrice calabrese, l’Associazione “Brutium” fondata dai “Calabresi nel mondo” e l’Associazione “Il Cuore di Abele”, che si occupa del sostegno alle fasce più deboli della popolazione e che è presieduta dal noto Cardiochirurgo Francesco Romeo, calabrese di Paola e che annovera tra i suoi sostenitori l’ing. Nicola Barone, originario di Cerchiara di Calabria, dirigente nazionale della Telecom-Tim e attuale presidente di Telecom-Tim San Marino. Il “Presepe dei Netturbini” che sorge all’interno di una delle sedi di zona di Ama-Roma, è stato realizzato nel 1972 da Giuseppe Ianni, un netturbino di origini calabresi, oggi in pensione, con la collaborazione dei colleghi della zona Cavalleggeri di Roma. Il Presepe, come ricorda l’ing. Barone, è stato visitato da Paolo VI, da Giovanni Paolo II che per 24 anni non ha mai mancato la tradizionale sua visita, da Papa Benedetto XVI e ora si attende la visita di Papa Francesco. Tra i visitatori più illustri va ricordata Madre Teresa di Calcutta mentre, tra le cariche istituzionali, quella del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e di numerosi Sindaci di Roma, tutti immortalati nelle bacheche fotografiche presenti nella Sala del Presepe. L’opera, che ripropone in arte il tipico paesaggio della Palestina, è composta da 2.234 pietre provenienti da tutto il mondo, 100 case illuminate, un caminetto fumante, 54 metri di strade in lastre di selce, 4 sorgenti d’acqua, 730 gradini, 24 grotte scavate nella roccia, 50 sacchi con sale, cereali e farina. «Pensiamo che questa occasione – ha commentato l’ing. Nicola Barone invitando tantissimi calabresi a non mancare all’appuntamento – possa dare un vero significato alla Natività del Signore, una storia che ha cambiato il destino del mondo e che da oltre 2000 anni si ripete ogni 25 dicembre nella magica Notte di Natale».

Pino La Rocca