Trebisacce-14/12/2017: Ospedale,sotto accusa la politica

TREBISACCE Altro che responsabilità della struttura commissariale, la riapertura del “Chidichimo” finora non c’è stata per responsabilità del management dell’Asp di Cosenza che finora è rimasto inerme e non ha eseguito né la sentenza del Consiglio di Stato né il Decreto n. 30 del Commissario Scura. E’ quanto si evince sia dalle dichiarazioni del sindaco di Trebisacce Franco Mundo a commento dell’incontro su “Il futuro della sanità in Calabria e nell’Alto Jonio” svoltosi martedì scorso a Rossano a cui ha presenziato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, sia dello stesso Ministro. «Al fine di riaprire il nostro Ospedale – ha dichiarato testualmente il primo cittadino di Trebisacce dando credito alla Lorenzin che, al fine di evitare facili strumentalizzazioni, si è impegnata a riaprire l’Ospedale “quando vuole il sindaco”, sia prima che dopo le elezioni politiche di primavera, – staremo con il fiato sul collo sia al Commissario Scura che al Direttore Generale dell’ASP. Ma l’Ospedale – ha aggiunto l’avv. Mundo definendo indispensabile il contributo operativo della Direzione Generale dell’Asp messa sotto accusa dallo stesso Ministro della Salute – lo vogliamo aprire seriamente e non per finta e per questo che ci batteremo con forza affinchè venga rispettata in toto la sentenza dei Giudici che, dopo aver esaminato a fondo la situazione orografica e le distanze chilometriche dei paesi dell’Alto Jonio dagli ospedali-spoke, hanno sancito il ripristino del “Chidichimo” alla situazione “quo ante”, cioè alla situazione originaria di Ospedale Generale». L’obiezione, abbastanza condivisibile, che circola in questi giorni sulla rete, è semplice e diretta: ma i manager non sono un’emanazione diretta della politica regionale? Chi ha nominato, chi ha confermato e chi ha addirittura premiato di recente con un “bonus una-tantum” di 30mila euro come premio di produzione indistinto gli attuali vertici aziendali calabresi? Non è stata per caso la stessa politica regionale che oggi scarica tutte le responsabilità sul Commissario Scura e ne vuole prendere il posto? Non è stata per caso, incalzano molti cittadini sul web, la politica regionale ad accumulare nel corso degli ultimi vent’anni l’enorme debito sanitario attraverso uno spreco indecoroso di risorse? Certo, dal momento che sta per passare nelle file del PD, il Ministro della Salute non ha usato toni forti contro la politica regionale, ma il fatto stesso che si è battuta per un Albo Nazionale dei manager al fine di cambiare radicalmente il sistema di nomina del management della sanità, la dice lunga sulla qualità e l’affidabilità degli attuali dirigenti della sanità calabrese che, a detta del Ministro, fanno acqua da tutte le parti. E’ chiaro che rispetto al “Chidichimo” il management dell’Asp ha grosse responsabilità e fa bene il sindaco Mundo a evidenziare i pachidermici ritardi dell’Azienda Sanitaria di Cosenza che cincischia, che balbetta e che è forse distratta da altre faccende, ma non si può passare sotto silenzio l’inerzia e la mancanza di autorevolezza della politica regionale e nazionale dimostratasi finora lacunosa e strabica, portando per il naso le popolazioni dell’Alto Jonio che pure l’hanno sempre premiata al momento di recarsi alle urne. E’ tempo dunque che la Politica, quella con la P maiuscola, faccia un bell’esame di coscienza e si riappropri del suo ruolo e delle proprie responsabilità perché non saranno certo i manager ma la politica, a marzo per quella nazionale e fra due anni quella regionale, a presentarsi al severo esame degli elettori.   

             Pino La Rocca