Corigliano-Rossano-22/02/2018: Il “coraggio” di denunciare cosa si nasconde dietro la fusione!

iannini

Il “coraggio” di denunciare cosa si nasconde dietro la fusione!

 

 

Nel mio articolo del 20 ottobre 2017 pur sostenendo l’importanza di una “Grande Città” scrivevo: “Corigliano e Rossano, oggi si trovano “costrette” a dover “subire” un referendum già fissato il prossimo 22 ottobre che può e deve essere considerato la fine di un percorso incredibile a cui si è giunti senza, lo ripeto, un processo veramente partecipato, democratico e trasparente”.

 

Subito dopo l’esito del Referendum, che ha visto la vittoria del SI, nel mio articolo del 31 ottobre invece affermavo l’esistenza di un “rischio concreto”, ovvero quello dell’avvio “di un fase della gestione della nuova città di Corigliano-Rossano finalizzata a “sistemare al meglio” ciò che è necessario affinché ogni cosa sia funzionale alle scelte del Governatore Oliverio che in questo periodo potrà preparare i suoi uomini per il parlamento, per il comune e per le prossime regionali”.

 

Sempre in tema di fusione nell’articolo del 2 febbraio scorso facevo notare (subito dopo la l’approvazione della legge regionale che sanciva la nascita della città unica), che: “la partita è già iniziata e l’unica cosa certa è questa: per la formazione di Corigliano-Rossano non c’è un allenatore, non c’è un regista in campo e, ciò che è peggio, forse non c’è neanche una squadra…Speriamo che a tutto ciò possa esserci un rimedio al più presto, altrimenti sarà un problema per le due città e per il territorio”.

 

Oggi leggiamo le dichiarazioni forti del Sindaco di Rossano Stefano Mascaro. Si tratta del più accanito sostenitore del “SI” alla fusione, che afferma di essere “deluso, amareggiato e dispiaciuto” per un processo che “non ha cambiato nulla, in questo e per questo nostro territorio: né dal punto di vista del rispetto che la politica regionale avrebbe dovuto e potuto dimostrare verso questa area; né per ciò che riguarda il rispetto che questa zona avrebbe dovuto e potuto avere e dimostrare verso se stessa”.

 

Mascaro, inoltre, afferma quanto da me già sostenuto da mesi: “i veri motivi della fusione o, forse meglio, che il vero obiettivo perseguito da alcuni attraverso la fusione era soltanto quello di mettere le mani sul comune unico”. Ed aggiunge: “Voglio essere ancora più chiaro: questo territorio oggi è soltanto apparentemente più forte. In realtà è più debole di prima”.

 

Al Sindaco Stefano Mascaro intendo rivolgere un messaggio di solidarietà ed anche di gratitudine per la sua onestà intellettuale ma, soprattutto, per il “coraggio” che ha dimostrato con le sue affermazioni.

 

Perché il coraggio (anche quello di “cambiare”), bisogna averlo nei fatti come ha saputo ben dimostrare Mascaro con le sue dichiarazioni e non con le parole, con i simboli e con un operato politico che è stato solo e soltanto finalizzato nei fatti affinché tutto potesse cambiare non solo per non cambiare niente ma, addirittura, per fare in modo che ogni ipotesi di cambiamento potesse sempre meno realizzarsi.

 

Ma questo – ne sono certa – i cittadini iniziano a capirlo e lo capiranno molto presto a dispetto di quello che pensa qualche ex consigliere regionale del territorio che al nostro territorio non ha dato nulla e quel poco che avevamo non è riuscito a difenderlo.



Associazione “Per il Bene del Territorio”

Ufficio Stampa