Trebisacce-05/04/2018: QUESTO……. SONO IO – LA RELATIVITA’ DI ESSERE DIVERSI

                                      

  QUESTO……. SONO IO

              LA RELATIVITA’ DI ESSERE DIVERSI

Quando perdiamo il diritto di essere differenti, perdiamo il privilegio di essere liberi” (Charles Evans Hughes)

Quando abbiamo avuto modo di leggere, per la prima volta, il libro “Questo….Sono Io”, scritto a quattro mani da Vincenzo Gammone e Silvana Carolla, ci siamo resi conto immediatamente che le emozioni che trasparivano dalla lettura, appartenevano ad un retaggio emozionale fuori dal comune.

Vincenzo e Silvana sono due giovani impegnati nel sociale e desiderosi di sensibilizzare il più possibile sulle cosiddette “diversità”, soprattutto nel nostro profondo Sud, dove ancora sussistono difficoltà ad accettare qualunque cosa e chiunque non rispecchi quelle che, secondo la massa, dovrebbero essere le “normalità”.

Silvana ha studiato Archeologia e Storia delle Arti, giornalista, appassionata di scrittura, mentre Vincenzo diplomato con il massimo dei voti all’Accademia Agorà Arte di Napoli, appassionato di canto e recitazione, ballerino insegnante e coreografo in Modern Jazz, nonché studioso di danza classica, ha studiato con i più prestigiosi Maestri, ottenendo splendidi risultati in eventi molto importanti ed in vari teatri.

In “Questo… Sono Io”, lavoro autobiografico di Vincenzo, si racconta la storia, ambientata in quel di Napoli, di un giovane parrucchiere e amante della danza, che scopre di essere omosessuale e che lotta contro pregiudizi atavici e che deve sensibilizzare la sua famiglia acchè possa accettare la sua condizione.

Vincenzo e Silvana sono innamorati della luce. Le loro “sensazioni” sono tutte contro le tenebre dell’anima. C’è desiderio di luce per illuminare la mente e il cuore.

La realtà prosaica che è diversa dai sogni non intristisce gli autori, ma accresce i loro sogni di purezza e di luce.

Hanno nostalgia di vivere con la sete della bontà, ha nostalgia di mondi migliori.

Un lavoro, il loro, che è fonte di anelanti speranze ad altezze spirituali, sogno e canto, aspirazione verso l’alto, attesa d’immensità mai vedute.

Tra l’assordante fracasso del mondo moderno il battere del cuore, la voce dell’anima, essenza umana e divina, non mendace, non illusoria.

Essi non possono non avere una visione di vita superiore e aspirazioni verso di essa, ma non si allontanano dalla realtà quotidiana con i suoi affanni.

Scrittura ed impegno quotidiano, un abbinamento ricco di generosità, di coerenza della fede, esercizio del bene.

I due autori mettono amore in tutte le loro azioni ed il loro libro è come la spiritualizzazione della loro esperienza ricca di tesori di bontà.

“Questo…. Sono Io” è come una mano generosa che versa speranza, balsamo per gli affanni, che sollecita bisogno di elevazione verso idealità morali, contro le malattie dello spirito.

Scrittura che fiorisce e si dilata verso la prima, vera luce, quella dei primi albori del mondo, quella della idealità, dei sentimenti veri, puliti e profondi.

“Questo… Sono Io” di Vincenzo e Silvana, ci dice che i sogni non sono appassiti,che non si cammina in una foresta oscura,ma che c’è la luce, c’è un messaggio di speranza, di futuro.

Questi due giovani sono affascinati dalla bellezza, dal mistero e trovano la gioia dell’amore.

Il protagonista del libro si confronta con se stesso, riflette sulle vicende umane e non vuole rimanere “vittima di pensieri negativi”, ma s’incammina sulla strada di un “felice futuro”.

Questo bellissimo libro non soffre di straniamento e isolamento, non è una rappresentazione farisaica della vita, ma una visione autentica.

In un mondo dove c’è un decadimento di valori umani, “Questo… Sono Io”  ci conforta e riempie il vuoto delle idee e i sentimenti si impadroniscono di noi.

Non c’è il silenzio, non si perde il contatto autentico con se stessi e con l’Altro e ci vieta di essere pessimisti.

Non ci può essere terra senza cielo. Non ci può essere nichilismo.

Dal dubbio alla verità che è più grande di noi”(S.Agostino).

RAFFAELE BURGO