Rocca Imperiale- 02/06/2018: Approvata all’unanimità l’adozione del PSA / Al via le osservazioni dei cittadini

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Rocca Imperiale: 02/06/2018

Approvata all’unanimità l’adozione del PSA

Al via le osservazioni dei cittadini

Grande soddisfazione per il Sindaco Giuseppe Ranù per il traguardo raggiunto: “Altro traguardo dopo anni di attesa. Abbiamo lavorato sodo in questi anni per dotarci di uno strumento urbanistico capace di attrarre investitori ed alimentare la fiducia. Finalmente ci siamo! I Comuni di Rocca Imperiale, Montegiordano, Canna e Nocara si apprestano a fare un importante salto di qualità a garanzia del territorio, dei cittadini e degli imprenditori”. E’ quanto aveva già annunciato il sindaco Giuseppe Ranù prima del Consiglio Comunale tenutosi venerdì 1° Giugno presso la sala consiliare del Monastero dei Frati Osservanti. Consiglio Comunale quasi al completo per trattare il secondo e ultimo punto all’ordine del giorno: “Adozione del Piano Strutturale Associato”, che ha visto il voto favorevole anche della minoranza.  Segretario Comunale il dott. Nicola Middonno. E subito dopo il consiglio il primo cittadino ha dichiarato che: “Adottato nel consiglio comunale di ieri sera, con voto unanime e dopo 12 lunghi anni, il piano strutturale in forma associata unitamente ai Comuni di Montegiordano/Canna/Nocara. Altra sfida vinta! Vinciamo i ritardi salvaguardiamo il territorio preparandoci ad accogliere nuove opportunità. Rafforzata la proposta turistica sul nostro litorale. Entro la fine del mese presenteremo la variante al piano spiaggia”. Un consiglio comunale tecnico-politico lungo che ha tenuto impegnati i protagonisti politici e il pubblico presente sull’adozione del PSA (piano strutturale associato) che vede impegnati i comuni di Rocca Imperiale, Montegiordano, Canna e Nocara a superare i confini municipali ed a fare rete, progettando per “aree vaste”, uno sviluppo organico ed eco-compatibile. E’ questo infatti lo spirito della legge regionale n. 19/’02 che al vecchio PRG comunale sostituisce uno strumento urbanistico di tipo “comprensoriale”, in grado cioè di promuovere una crescita che superi la logica dei campanili e sia in grado “di innescare lo sviluppo economico del territorio attraverso un governo del territorio che sia migliore e più efficace”. Al via la possibilità per i cittadini di formulare delle osservazioni che se ritenute valide-è stato detto- potrebbero essere accolte nei 60 giorni di tempo previsti per la definitiva approvazione prima di passare alla Regione. Ha aperto i lavori il Presidente del Consiglio Antonio Pace che ha trattato l’aspetto squisitamente tecnico del PSA, servendosi anche di un video dedicato. Ha parlato delle aree interessate, delle lottizzazioni in corso, del collegamento edilizio tra il Centro storico e la marina, dei problemi degli altri comuni associati e diversi rispetto a quelli del comune capo fila che è Rocca Imperiale da affrontare e risolvere. Il PSA di Canna è fermo e bisognerà aspettare il nuovo sindaco (Grizzuti o Stigliano) dopo la campagna elettorale in corso. Ha ricordato che l’attuale amministrazione insediatasi nel 2014 ha dovuto confrontarsi e superare le inefficienze trovate relative al piano in possesso della precedente amministrazione che ha fatto ritardare ulteriormente i lavori. Così per il rapporto ambientale che costituisce uno degli elaborati obbligatori previsti dalla Direttiva comunitaria 2001/42/CE, recepita dalla legislazione nazionale dal D.Lgs. 152/06 e modificato dal D.Lgs. 4/08, in seno alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) che ancora non risultava chiuso. E’ stato applicato il principio regionale: “Consumo del suolo zero”, perché il territorio va gestito in modo sostenibile e senza sprechi. Vengono considerate le precedenti lottizzazioni, ma senza utilizzare altro terreno. Abbiamo tenuto conto del vincolo paesaggistico del 2016 che impedisce di costruire in alcune zone e di quello relativo alle fasce costiere. Ora abbiamo un PSA che guarda al futuro.- “Un procedimento amministrativo fatto con bando, ha chiosato il sindaco Ranù, ricordando che è stato il primo bando   la cui stesura successivamente, da altra amministrazione, è stata adattata al P.R.G. Fu questa, però, una scelta discutibile che trovò l’astensione dell’allora minoranza, e si decise di intraprendere la strada del P.S.A. e non quella del P.S.C. con evidenti difficoltà. Tutto ciò si poteva evitare se la precedente amministrazione in fase di approvazione della strada del PSA avesse ascoltato i nostri consigli nel lontano 2007. Scelta questa che ha comportato ritardi e danni per la nostra comunità. Recupereremo tutto ciò grazie alla nostra volontà e coraggio. Il piano è stato variato e oggi abbiamo dovuto affrontare e superare delle criticità che ci hanno impegnati molto. Abbiamo dovuto revocare l’incarico ai tecnici che chiedevano altri soldi e affidare i lavori ad uno studio specializzato in piani. Oggi ancora però non è finita perché mentre Rocca Imperiale e Nocara adottano il loro PSA occorre aspettare gli altri due comuni. Errore clamoroso nel 2013 della precedente amministrazione a causa della mancata presentazione di osservazioni al QTRP. Un fatto grave che ne ha pregiudicato le lottizzazioni a confine con Nova Siri. Ma grazie all’intuizione della nostra amministrazione è stato riperimetrato il centro urbano, con delibera di giunta, e conseguentemente sono state messe in salvo le lottizzazioni in itinere. Ora partiamo con le osservazioni che possiamo valutare e accogliere. Per Giovanni Gallo, consigliere di minoranza, il piano della precedente amministrazione era lungimirante. In questa seduta ci volevano anche i rappresentanti degli altri comuni. Un percorso associato deve trovare convergenze. Pensare che ogni comune possa avere tutto è impossibile, pertanto occorre coniugare le esigenze del mare e della collina e fare sinergia, mettersi insieme, fare sintesi. Questa amministrazione ha creduto nel PSA per un fatto formale, ma non sostanziale. La sfida è quella di stare insieme superando le difficoltà. Il Piano che avete presentato è sostanzialmente quello nostro. Ora è stata ridotta l’area industriale e quella verso Nova Siri dove c’era in itinere la lottizzazione. Questo Psa non tocca l’espansione e non salvaguarda la lottizzazione in corso. Si poteva andare oltre e includere altro terreno. Ci volevano i tecnici, il responsabile urbanistico, il progettista, ecc. “Voteremo a favore! Ma mettiamo a verbale che le lottizzazioni in atto vanno considerate, e il consiglio comunale deve considerare la valenza di queste aree”. Per il vice sindaco Franco Gallo i tecnici del PSA non hanno inteso andare oltre il Torrente San Nicola, ma resta l’istituto delle osservazioni per variare. Il PSA è uno strumento imperfetto e subirà delle modifiche durante il percorso. Noi abbiamo trovato il PSA in stato di fermo. I tecnici non avevano più la volontà di continuare a lavorare. Siamo passati dal metodo dell’aggregazione territoriale ad un piano regolatore associato. Ci sono vincoli tutori e vincoli inibitori. La salvaguardia di un territorio rappresenta l’opportunità di sviluppo. Il PSA è solo il punto di partenza perché occorrono i piani di recupero (Centro Storico), piani particolareggiati, ecc. e se sapremo gestire questi processi daremo un significativo contributo al nostro paese. Il consigliere Tripicchio Maria chiede se la sottrazione delle aree ha rappresentato una perdita? Si potrà realizzare il lungomare verso Nova Siri? Le aeree sottratte sono state recuperate altrove? Sarà possibile realizzare un porticciolo? Per Antonio Pace sarà possibile prevedere la realizzazione di più di un porticciolo-attracco con la variante al piano spiaggia. Il sindaco Ranù, infine, ribadisce che sono necessarie delle osservazioni tecniche e giuridiche per le quali si è disponibili ad accogliere. Difendere il PSA significa difendere le ragioni dello sviluppo. Una grande opportunità per Rocca e per il territorio.

Franco Lofrano