Villapiana-06/06/2018: Agguato a Villapiana Lido-ucciso L. Portoraro

VILLAPIANA Leonardo Portoraro, 63 anni, proprietario del Ristorante “Tentazioni” a Villapiana Lido, noto da anni alle Forze dell’Ordine in quanto ritenuto uno dei boss della ‘ndrangheta della Sibaritide, è stato ucciso questa mattina a colpi di mitra in un agguato che ha tutto il sapore di una vera e propria esecuzione di stampo mafioso posta in essere proprio nei pressi del suo Ristorante che sorge sulla Nazionale di Villapiana Lido-114, a pochi metri dall’Hotel Corallo. Secondo una prima sommaria ricostruzione Portoraro, che attualmente era un cittadino libero dopo aver scontato circa 10 anni di detenzione comminatagli dalla Procura Generale di Catanzaro a conclusione del processo “Galassia”, figlio della maxi-operazione condotta dalla DDA di Catanzaro contro le cosche della Sibaritide e del Cirotano, era appena giunto in auto nei pressi del suo esercizio commerciale quando due individui, incappucciati e giunti sul posto a bordo di un’auto, si sono avvicinati e lo hanno freddato con una gragnuola di colpi di mitra facendo perdere subito dopo le proprie tracce. La morte del ristoratore è stata istantanea e a nulla è valso l’arrivo del 118 di Trebisacce giunto sul posto insieme ai Carabinieri della Stazione di Villapiana e della Comando-Compagnia di Corigliano Calabro, ai Vigili del Fuoco di Trebisacce ed ai Vigili Urbani di Villapiana. Le indagini sull’omicidio sono subito state assunte, per competenza, dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro. Sull’asfalto, nei pressi del Ristorante i militari avrebbero raccolto numerosi bossoli, almeno una trentina. L’uomo, originario di Cassano Jonio, risiedeva da diversi anni a Francavilla Marittima. Negli anni ottanta Leonardo Portoraro era considerato un appartenente al clan Cirillo e un suo fratello, Giovanni, venne ucciso quando aveva 34 anni, in un agguato compiuto nel 1992 a Cassano Jonio. Quel delitto, sempre a cura della DDA di Catanzaro, fu inquadrato nella guerra di mafia tra le cosche attive all’epoca nella zona. Appena ha preso a circolare a Villapiana e nei paesi vicini, la notizia di un agguato di chiara matrice delinquenziale ha suscitato incredulità e sgomento perché le popolazioni del luogo non hanno mai avuto a che fare con episodi del genere.

Pino La Rocca