Alto Jonio-01/09/2018: Paesi interni senza servizi rischiano di scomparire

Cater.-Munno
Albidona (foto Franco Middonno)

ALTO JONIO Senza servizi, a cominciare dalle Scuole, i centri montani delle aree interne sono destinati a scomparire ed a diventare paesi-fantasma. Ne è convinta l’assessore a Lavoro, Politiche Sociali, Pari Opportunità e Sanità del comune di Albidona Caterina Munno la quale ha preso carta e penna per sostenere la battaglia che sta conducendo il sindaco di Alessandria del Carretto Vincenzo Gaudio a favore della riapertura delle Scuole dell’Obbligo nel suo paese, a cominciare dalla Scuola Materna alla quale dal prossimo anno scolastico saranno iscritti quattro alunni che, secondo il primo cittadino del paese più interno e più in alto del Comprensorio, hanno il diritto sacrosanto di andare a scuola nel loro paese e non assoggettati al trasferimento quotidiano verso altri comuni. «Tutta Albidona – ha scritto l’assessore Munno – è solidale con la battaglia che sta conducendo il sindaco del comune limitrofo mortificato dalla politica attuata finora che ha favorito lo spopolamento graduale dei piccoli comuni interni». Oltre ad affermare il legittimo diritto alla riapertura delle scuole l’assessore Munno elenca le criticità che vivono i paesi interni per carenza di opportunità lavorative, per carenza di strutture sanitarie e per le condizioni disastrate in cui viene mantenuta la viabilità interna che collega i piccoli paesi tra loro ed alla Litoranea. «Le politiche sociali attuate dai nostri governi fino ad ora – ha scritto l’Assessore Munno – hanno favorito lo sviluppo dei centri urbani più grandi che hanno fatto la parte da leoni nei confronti dei nostri piccoli paesi facendo incetta di finanziamenti per scuole, asili-nido, “dopo di noi”, centri-anziani… che sono passati sotto i nostri occhi ma poi le opere finanziate sono state realizzate tutte in comuni medio-grandi equivalenti a piccole città». Un capitolo a se stante l’Assessore Munno lo riserva alle condizioni poco dignitose della Provinciale 153, soprattutto nel tratto che va da Albidona ad Alessandria del Carretto, che versa in condizioni fortemente precarie tanto che di recente una grossa frana ha provocato l’isolamento del paese per alcuni mesi. «Vero è – ha commentato l’esponente della Giunta Comunale di Albidona guidata dalla dr.ssa Filomena Di Palma – che ormai la Provincia dispone di poche risorse con le quali riesce a malapena ad assicurare un po’ di segnaletica, di pulizia dei margini della strada. Altro che opere di adeguamento e di ammodernamento! Per fortuna – ha riconosciuto Caterina Munno – che da un pò di tempo  si registra un ritorno alle politiche dei piccoli centri e dei borghi antichi che, se lasciati senza servizi e senza strutture pubbliche, la loro identità resterà solo sulla carta geografica». Tra le tante situazioni di sofferenza l’Assessore Munno cita anche la spinosa questione dell’Ospedale di Trebisacce la cui chiusura è costata molto a tutto il Comprensorio, non solo per la carenza di sanità ma anche per la ricaduta negativa in termini occupazionali. «E’ dunque il momento – questo l’appello ai colleghi-amministratori dell’Alto Jonio – di alzare la voce e di pretendere diritti essenziali come l’istruzione, la sanità, la viabilità e la sicurezza, capaci di arrestare lo spopolamento delle aree interne e di assicurare ai nostri figli condizioni decorose per poter continuare a vivere nei paesi in cui siamo nati noi e i nostri antenati. E tutto questo – ha concluso l’Assessore Munno ribadendo la propria solidarietà al sindaco Gaudio – non può gravare sulle spalle di un Sindaco e di una Giunta Comunale». Pino La Rocca